Sono passati 50 anni dalla vittoria di “STELLA POLARE” alla regata Plymouth – Tenerife

Sono passati 50 anni dalla vittoria di “STELLA POLARE” alla regata Plymouth – Tenerife

La scorsa estate si è tenuta nelle acque del Golfo di Trieste il ” memorial Bruno Pertronio” per ricordare a 50 anni dai fatti, la vittoria di Nave ” Stella Polare” alla regata Plymouth – Tenerife.

La Marina Militare e le regate oceaniche

Negli anni ’60 del novecento l’Italia è appena uscita dal primo dopoguerra, la Marina Militare ha affrontato con coraggio e impegno la rinascita della flotta decimata da una guerra disastrosa , l’apparato industriale della nazione , grazie anche agli aiuti del Piano Marshall, ha ripreso a produrre a livelli maggiori dell’anteguerra, un certo benessere diffuso sta cambiando gli stili di vita. La Marina valuta che per formare il carattere marinaro dei giovani ufficiali, oltre alle tradizionali navi scuola , sia importante la costruzione di uno Yacht da crociera e da regata, capace di compiere lunghe crociere oceaniche per partecipare a regate internazionali.

Così nel 1960 viene costruito lo yacht ” corsaro II“, sui disegni dei famosi architetti navali americani Sparkman & Stephens, che inizialmente viene affidato alle cure del campione velico , comandante Agostino Straulino . La partecipazione a regate internazionali in tutto il mondo (Atantico e Pacifico) e alcune vittorie importanti indicano che la strada intrapresa è quella giusta cosi, sull’esperienza di questa prima barca da regata, ne viene costruita una seconda . Il 15 settembre 1965, dal cantiere Sangermani di Lavagna viene varata ” Stella Polare

NAVE SCUOLA STELLA POLARE

disegni di Stella Polare

“Dopo il “CorsaroII“, la “Stella Polare” è la seconda unità tipo R.O.R.C. 1^ classe che entra in servizio per l’addestramento di giovani ufficiali appena usciti dall’Accademia.  Le ottime prestazioni e le positive esperienze effettuate nel corso delle sei crociere oceaniche  del Corsaro II (alla data del varo della Stella Polare), hanno spinto la Marina ad allestire una seconda unità ancora più perfezionata apportando alcune modifiche che consentiranno miglioramenti nelle prestazioni. Rispetto alle caratteristiche originali del CorsaroII, lo  Stella Polare è 46 cm più lungo, 2 cm. più largo, ha 2,5 tonn. di zavorra in più, dei due alberi in duralluminio, quello di prora è più corto di 65 cm , la superficie velica media è maggiore di 7 mq.il maggior angolo di prora consente l’impiego di uno spinnakerr di maggior ampiezza e infine l’apparato motore ausiliario di Stella Polare eroga 30 Hp in più. Queste le dimensioni:

Lunghezza f.t.                    m.21,46

larghezza massima           m. 4,89

immersione.                       m. 3,01

dislocamento.                  tonn.45

sup velica media.             mq.213

sup. velica max.                mq. 450

h.albero  prodiero             m.24,35 dalla coperta

h. albero poppiero.          m. 16,00 dalla coperta

motore ausiliario G.M. 471 che eroga 130HP consentendo una velocità di crociera  di 8,5 nodi

equipaggio 16 persone.

2 zattere autogonfiabili tipo Carley  da 8 persone ciascuna

2 battelli tipo dinghy sistemati in coperta per gli usi di bordo.

Dopo il varo, avvenuto nel Settembre 1965, la barca aveva già dimostrato le sue doti di purosangue del mare, sotto il comando di Giancarlo Basile aveva esordito nel mondo delle regate, vincendo nel 1966 la regata della Giraglia con un record che fece epoca , anche perché resistette per  18 anni, poi nel 1968, sempre con Basile al comando aveva vinto la regata “Bermude – Travemunde”.

Per la campagna addestrativa del 1970 viene nominato comandante il T.V. Bruno Petronio

IL COMANDANTE

Bruno Petronio,(Monrupino(TS) 30/1/1936  – Treviso 6/11/2002), inizia a gareggiare all’Accademia di Livorno e si specializza negli FD in qualità di prodiere. Nel ’61 è scelto quale componente dell’equipaggio della nave scuola Corsaro II, per una crociera atlantica. Nel ’62 è con Straulino negli Star e sempre con l’ammiraglio è suo prodiere l’anno dopo nei 5,50. Nel ’64 è quarto alle Olimpiadi di Tokyo ancora con Straulino e Minervini, e lo stesso anno si aggiudica la Coppa di Francia. Nel ’65 a Napoli vince il Mondiale 5,50. Interrompe nel ’67 per motivi di servizio, quindi nel ’68 partecipa alle selezioni olimpiche sulle acque di Acapulco in Messico, vince la Coppa Beniscelli ed è secondo agli assoluti. Nel ’69 passa alle regate d’altura .

La barca viene iscritta alla regata organizzata da STA che parte a fine luglio da Plymouth, una regata oceanica di circa 1.700 miglia, ma arriverà alla partenza avendo già navigato per più di 2.000 miglia dando così modo all’equipaggio di allenarsi e affiatarsi.

L’EQUIPAGGIO

questo l’equipaggio:

STV Italo Trisolini Longobardi (uff.in seconda). ( già imbarcato nel 1968 su Stella Polare, regata Bermude – Travemunde)

STV Gaetano GALLINARO ( autore di un ben documentato articolo sulla regata apparso sul n. 98 del notiziario CSTN del Ottobre 2020 -https://www.cstn.it/notiziario/CSTN-98.pdf)

STV Sergio SPINATO

STV Guido Ravasio

STV Francesco Campanelli

STV Carlo Iodice

STV Roberto Fusco

STV Pier Carlo Lupi

STV Pio Bracco

T.V. Comm.Sergio Guazzotti

STV G.N. Roberto Cecconi ( suo curriculum su:  http://www.cecconimare.it/new/files/roberto.pdf)

STV medico Eugeniuo Farallo

Capo Nocchiere Gaetano Di Savino ( nostromo)

2° Capo R.T. Luigi Vendramini

Nocchiere Giuseppe Calabrò

Una foto di Stella Polare databile alla fine degli anni60

 LA CAMPAGNA ADDESTRATIVA 1970

La campagna addestrativa iniziò il 20 giugno 1970 , partendo da Livorno. La nave sostò a La Maddalena, quindi diresse a Palma de Majorca, partecipando e vincendo la regata  Palma – M.Cabrera – Palma. quindi si trasferì a Lisbona dove sostò alcuni giorni. lasciando Lisbona , sulla rotta per Plymouth la barca incontrò cattivo tempo , bolinando con due mani sulla randa ,yankee e trinchettina per tre giorni, poi il vento girò a WNW calò sotto i venti nodi e la rotta prosegui senza ulteriori disagi.

A Plymouth si respirava già l’atmosfera che precede una regata importante, sia per il fermento dei preparativi , sia per la variopinta presenza dei marinai  degli Yacht e dei Velieri  che partecipavano all’evento: Inglesi, Spagnoli, Francesi Tedeschi, Svedesi, Norvegesi ,Olandesi,  Olandesi delle Antille e Portoghesi.

Si utilizzarono i pochi giorni che precedevano la partenza della regata per verificare le varie e attrezzature e  lo stato della carena che risultò bisognoso di una intervento  . Sfruttando le variazioni di marea, l’equipaggio riuscì a provvedere con i mezzi di bordo a ripulire la carena e a dare una mano di vernice antivegetativa all’opera viva.

La regata era stata organizzata da STA ( the Sail Training Association), era quindi aperta a tutte le navi scuola grandi e piccole. Nella classe  “A” figuravano i grandi velieri a vele quadre : Gorch Fock (Germania) -  Sagres ( Portogallo) -Statsraad Lehmkuhl  e Christian Radich (Norvegia).La Classe ” B” era suddivisa in due sezioni : La prima per gli yacht di dislocamento superiore a 40 tons: Stella Polare, Astral (*), Urania, Malcom Miller, Falken, Gladam, Arminel,e Larvik. La seconda sezione era composta dagli yacht di dislocamento inferiore alle 40 tons: Zulu (GB)- Najade- Iroise – Sereine- Halcon (Sp) e Duenna.

(*) Attualmente opera nel soccorso dei migranti in Mediterraneo sotto il nome di “Open Arms”.

 LA PARTENZA DELLA REGATA

Il principe Filippo ha dato inizio alla regata del windjamer STA1970 nel porto di Plymouth con colpi di cannone dallo yacht reale Britannia. Velieri e yacht di undici nazioni prendono parte alla regata a Santa Cruz (Tenerife). i favoriti sono il norvegese Cristian Radich (davanti) e Statsraad Lehnkul (a sinistra) così come la nave scuola tedesca Gorch Foch (a destra)

Il giorno  mercoledi 29 Luglio 1970 il  Principe Filippo a bordo del Britannia ha dato il via alla regata. Alle 12 partono le navi a vele quadre, alle 12,30  partono gli yacht della prima sezione , alle 12,45 tutti gli altri.

 

La partenza della regata Sta 1970 , Plymouth a Santa Cruz de Tenerife – Acquerello carta Arches Cm 31X41 – n. di catalogo 466

Dopo la partenza un inaspettato vento SSW obbligo le barche ad andature di bolina, questo vento duro per circa due giorni poi girò verso ponente, il terzo giorno si stabilizzò a Nord. L’andatura di bolina consenti a Stella Polare di distanziare i suoi diretti concorrenti. Particolarmente agguerrito si era dimostrato l’inglese Zulu, probabilmente l’avversario da battere.

Per circa 4 giorni con lo spi la barca procedeva con una media di 6,5-7 nodi, ma verso le Azzorre quando mancavano circa 250 miglia a Tenerife il vento calò per circa un giorno per poi riprendere venerdi 7 agosto, diventando fresco avvicinandosi all’isola.

L’ARRIVO VITTORIOSO A TENERIFE

Scrive Gaetano Gallinaro nel suo racconto: “Per onorare la nazione dove andavamo a vincere, issammo uno spi rosso-giallo-rosso, anche perchè non ne avevamo uno con i colori italiani. Fu una scelta indovinata perchè gli spagnoli ci fecero un’accoglienza calorosissima. Un rimorchiatore si avvicinò salutandoci con getto d’acqua colorati. All’arrivo ci spiegarono che la barca spagnola “Halcon” si era ritirata a La Coruna per problemi all’albero e la gente, non amando particolarmente gli inglesi di”Zulu” riversava tifo e simpatia per noi”

La descrizione della regata in un intervista rilasciata dal Comandante Pruno Petronio

(Questa la traduzione dell’articolo apparso sul giornale ” EL DIA” di Santa Cruz De Tenerife: il 9/8/1970)

La “stella Polare” entrata ieri ( sabato 8/Agosto) alle 17,20, vincitrice virtuale della grande prova.

Lo yacht italiano ha avuto un notevole vantaggio sull’inglese “Zulu” che arriverà secondo e il cui ingresso è previsto nelle prime ore del pomeriggio di oggi.

La prima barca dei partecipanti alla regata Plymouth – Tenerife è entrata ieri con un notevole anticipo rispetto all’orario in programma. Si prevedeva che, se il vento fosse stato favorevole, la prima barca ad arrivare al traguardo sarebbe passata  all’alba di domani, domenica.

Tuttavia, non è stato così.

A infrangere le previsioni è stato quel levriero dei mari che è “Stella Polare” e il suo abile e preparato equipaggio italiano che ha fatto una regata magistrale , mandando all’aria tutti i calcoli.

Poco dopo le quattro del pomeriggio, l’elegante  figura

di “Stella Polaree” è apparsa all’altezza della Punta de Anaga, con tutte le sue vele al vento.

Raggiunta la raffineria, ha virato la prua verso il porto e alle cinque ore venti minuti e sedici secondi ha trovato la linea immaginaria che marcava il traguardo.

Il rimorchiatore “Punta Anaga”, di ditta F.lli Cory, è uscito per accoglierlo e per dargli l’aiuto necessario per le operazioni di ormeggio, sono arrivate anche diverse canoe del Real Club Nautico per ricevere lo yacht italiano.

Al suo passaggio  davanti al Real Club Nautico la “Stella Polare” è stata accolta dagli accordi dell’Inno Nazionale Italiano e dalla la bandiera nazionale del suddetto paese in mezzo al caloroso applauso del grande pubblico che si era radunata al club e al  Molo de Rivera

Il primo a salire a bordo e salutare i marinai italiani è stato il console del suo paese a Tenerife Claudio Ammirato, seguito poi da  un sottufficiale del Commando di Marina di questa Città

Sono saliti a bordo i servizi di cronaca della stampa radiofonica e televisiva e in rappresentanza del Real Club Nautico è intervenuto il presidente della sezione tennis, Guillermo Martines Valenzuela, che ha accolto i velisti italiani per conto di detto Centro.

Una volta effettuate le operazioni di attracco, riprese dalla televisione spagnola nelle Isole Canarie, il capitano della nave ha ricevuto i giornalisti nella sala di ricevimento, seguita da una conferenza stampa.

alle domande dei giornalisti il capitano della stella polare  ha raccontato come si è svolta la regata “abbiamo avuto molti tipi di vento di tutte le intensità e direzioni. Il primo giorno abbiamo percorso 80 miglia. Poi vennero i giorni della calma piatta . in questo periodo senza vento lo “zulu” ci ha rimontato ; ma al ritorno del vento , nuovamente lo abbiamo distaccato.

-  (D)Che vantaggio pensate di avere su  “zulu” quando taglia il traguardo  (R)Ritengo un 240 miglia qualcosa come una trentina di ore di navigazione

Qual è l’handicap che dovete pagare  a questo yacht inglese?

Dobbiamo concedere  un totale di 23 ore

Quindi “stella polare”è il vincitore?

Normalmente si, ma non sappiamo come soffierà il vento allo “zulu” che è quello che arriva secondo ora. C’è anche il “Larvik” a cui bisogna concedere 92 di handicap.

Quando gli diciamo che secondo le ultime notizie “Larvik” si è ritirato, il capitano Petronio fa un ampio sorriso. Si capisce subito che un potenziale nemico è stato eliminato.

Qualche incidente durante il viaggio?

Tutto è stato praticamente normale. una piccola rottura di una vela ma la abbiamo riparata  molto presto

Quanto tempo hai dormito?

tre ore durante la notte e quattro durante il giorno.

Stanco?

Il normale. Ci stiamo abituando a questa frenesia.

A parte questa zona di calma che averte trovato, come hai detto, nel golfo di Biscaglia, avete avuto altri periodi senza vento?

Sì: una di otto ore al Altezza delle Azzorre

- quando hanno raggiunto la velocità massima del viaggio?

- La notte scorsa. Ci sono stati momenti che abbiamo segnato a undici e fino a dodici nodi all’ora. Abbiamo dovuto spingere al massimo per tenere lontano “ ZULU”

A che ora siete partiti da  Plymouth?

-Il 29 alle 11.30 ( ora delle Canarie)

- E l’ora del passaggio al traguardo?

Alle cinque ore, 20 minuti e 16 secondi nel pomeriggio di oggi, giorno 8.

Ciò significa che il viaggio è durato 245 ore, 50 minuti e 16 secondi.

- Capitano, è la prima volta che viene a Tenerife?

-No, il  ero qui una decina di anni fa sulla “Corsaro II”, nave gemella della “Stella Polare”.

Il capitano Bruno Petronio, uomo gentilissimo, si è prestato volentieri al colloquio e in nessun momento ha dato segni di disagio ne di fretta nel rispondere  per prendersi un meritato riposo.

Infine il capitano della “Stella Polare” ha offerto una rinfresco ai suoi ospiti.

L’equipaggio dello yacht italiano che si sta affermando come vincitore virtuale di questa importante regata Plymouth-Tenerife è composto dal Capitano Bruno Petronio, secondo ufficiale Italo Trisolini Longobardi; undici cadetti e tre marinai.

Nelle prime ore di domenica pomeriggio, se tutto andrà come previsto, faranno il loro ingresso l’inglese “Zulu” e il danese “Najade”, che sono le barche che stanno seguendo la scia della “Stella Polare”

Il ritaglio del giornale con l’intervista

 IL RIENTRO IN ITALIA E I FESTEGGIAMENTI

Finita la regata, nave Stella Polare fece tappa a Tangeri, quindi rientrata nel Mediterraneo diresse per La Spezia.

Al suo arrivo, il Comandante del Dipartimento Marittimo, Ammiraglio Giovanni Ciccolo, mandò incontro alla Stella Polare , e al suo equipaggio che rientrava vittorioso,  una squadriglia di dragamine che scortarono la piccola nave scuola  fino all’ormeggio.

Reduce dalla vittoria della regata, nave “Stella Polare” rientra a La Spezia . Una squadriglia di dragamine , accoglie e scorta la la piccola nave scuola. acquerello cm 36×51 – n. di cat. 469

Infine ecco un bel filmato del 1965 su Stella Polare. https://youtu.be/0VPOUfJICTM

1 Comment

  1. Onorato di aver fatto parte dell’equipaggio di Nave Stella Polare dal Gennaio 1971 al Marzo 1975 e
    dal Aprile 1978 al Giugno 1982; Il mio imbarco sullo yacht Stella Polare è stato caldeggiato dal carissimo
    Capo Rt. De Boni – già capoposto della stazione radio di Nave Altair (andata in disarmo proprio a Dicembre
    1971) e approvato in primis dal Nostromo della Stella Polare e infine dal Ministero della Difesa. Tengo a precisare che il sottoscritto era assolutamente privo di qualsiasi nozione di vela ma dotato di una superlativa volontà di iniziare una nuova esperienza in campo velico. Il mio compito a bordo spaziava dal ruolo di cuoco (in navigazione) di segretario (in porto) e nel compito principale cioè quello di operatore Rt.
    Nel tempo libero – in navigaione potevo partecipare a tutte le operazioni di bordo. Ricordo con piacere e nostalgia tutti i componenti gli equipaggi che si sono succeduti in quelli anni: un Grazie immenso a tutti perchè tutti mi hanno dato il loro contributo alla mia vita marinara. Un grazie particolare al Nostromo Gaetano Di Savino, al Dott. Antonio Monti e al Com/te Elio Cannarella.

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