S 502 Gazzana Priaroggia ( 1972-1981) ex USS “Volador”  SS-490

S 502 Gazzana Priaroggia ( 1972-1981) ex USS “Volador” SS-490

Smg 502 ” Gazzana Priaroggia” Acquerello  cm 24×36 n. di catalogo 282/0

 

 

il Smg Gianfranco Gazzana Priaroggia a Spezia nel 1974

Il 18 agosto 1972,  l’USS Volador  SS 490, insieme al gemello USS Pickerel SS 524, ribattezzato a sua volta Primo Longobardo, venne trasferito all’Italia, prendendo il nome di “Gianfranco Gazzana Priaroggia“, comandante del Leonardo da Vinci e medaglia d’oro al valor militare della seconda guerra mondiale. L’unità è stata radiata il 31 maggio 1981.

Attualmente a portare questo nome è un battello della Classe Sauro contraddistinto dalla matricola S525.

Caratteristiche generali

Lunghezza :                     m. 93,6

larghezza  :                      m.    8,2

profondità operativa :   m.122,0

Dislocamento :               1.570 t in superficie – 2.428t in immersione

Propulsione Diesel- elettrica: 4 motori diesel General Motors da 1.351 cv

2 motori elettrici da 1.020 kw

2 gruppi di batterie ricaricabili a 126 celle

Velocita:                                     20 nodi in superficie – 9 nodi in immersione

Autonomia:                               12.000 miglia a 10 nodi- in immersione: 100 miglia a 3 nodi

Equipaggio:                               7 ufficiali, 69 sott’ufficiali  e militari comuni

Armamento:                             10 tubi lanciasiluri da 533 mm- 6 tubi a prora 4 tubi a poppa

 

 

USS Volador SS 490

USS Volador (SS-490),  sommergibile della classe Tench ,è stata la seconda nave della Marina degli Stati Uniti di essere chiamata con questo nome. Il contratto di costruzione fu assegnato a Portsmouth Naval Shipyard in Kittery, Maine, e la sua chiglia fu impostata il 15 giugno del 1945, ma i lavori vennero interrotti nel gennaio 1946. Lo scafo rimase incompiuto sullo scalo fino ad agosto 1947 quando la costruzione venne ripresa , con le specifiche del  GUPPY II .Il battello fu varato il  il 21 maggio 1948 e consegnato alla Marina degli Stati Uniti dopo le prove tecniche del cantiere il 20 gennaio 1949.

Il programma americano GUPPY 

GUPPY (Greater Underwater Power Propulsion Program con la Y usata solamente per migliorarne la pronunciabilità) è un programma di ammodernamento della flotta di sommergibili statunitensi, sviluppato partendo dagli studi di reingegnerizzazione realizzati sugli U-Boot Tipo XXI tedeschi.

Lo sviluppo del programma ebbe inizio al termine della seconda guerra mondiale e furono modificate quarantanove unità. Con questo programma la US Navy mirava a migliorare le prestazioni della sua flotta di sommergibili costruiti durante la seconda guerra mondiale in attesa di una nuova generazione di battelli a propulsione nucleare.

Le modifiche riguardarono un miglioramento delle linee idrodinamiche, l’eliminazione di protuberanze, il rinforzo delle sovrastrutture, una più rapida ricarica delle batterie, una più rapida estrazione e ventilazione dei gas, l’installazione dello snorkel, una maggiore autonomia ed una maggiore velocità di immersione. Venne anche migliorata l’elettronica con nuovi sonar e nuove apparecchiature per il controllo del fuoco.

USS Volador nella versione Guppy II nelle chiuse di Lake Washington intorno al novembre del 1958

Sommergibili Guppy della Marina Militare Italiana

Venute meno nel 1952 le clausole del trattato di pace che vietavano all’Italia il possesso di battelli subacquei, e con l’ingresso dell’Italia nella NATO, nell’ambito di un programma di potenziamento navale avviato nel 1950 venne anche avviata la ricostituzione della componente subacquea, con il recupero e la messa in servizio di due sommergibili risalenti al periodo bellico, il Giada e Il Vortice. Lo sviluppo della flotta subacquea avvenne con l’aiuto statunitense mediante la cessione di battelli che seppur risalenti al periodo bellico, presentavano caratteristiche all’altezza dei tempi come risultato dei lavori di ammodernamento agli standard GUPPY, mentre solo alla fine degli anni sessanta furono immessi in servizio i primi battelli di produzione nazionale con la Classe Toti, ma fino all’ingresso in servizio dei battelli della Classe Sauro laMarina Militare continuò ad avvalersi prevalentemente di questi battelli GUPPY. Le loro caratteristiche generali ne facevano delle unità efficaci, nonostante le dimensioni, essendo sommergibili di tipo oceanico, ne rendevano problematico l’impiego in un teatro come il Mediterraneo e di conseguenza essi vennero utilizzati prevalentemente per l’addestramento della componente subacquea nazionale e delle navi di superficie specializzate nella lotta antisommergibile.

Alla fine sarebbero stati nove i battelli di tipo GUPPY ceduti alla marina italiana:

  • Leonardo da Vinci e Tazzoli ex Classe Gato aggiornati agli standard GUPPY IB, che furono gli unici battelli della Classe Gato modificati in GUPPY.
  • TorricelliCappellini e Morosini ex Classe Balao aggiornati nell’ambito del programma GUPPY alla navigazione a snorkel.
  • Longobardo e Gazzana-Priaroggia ex Classe Tench aggiornati prima agli standard prima GUPPY II e successivamente agli standard GUPPY III.
  • Piomarta e Romei ex Classe Tang sviluppata già secondo gli standard GUPPY

Gente in coperta per la manovra: S502 Gazzana Priaroggia.- Acquerello cm 24×36 – n. di catalogo 288/1 – collezione privata

Storia del USS 490 Volador 

West Coast

1949

Dopo la consegna alla Marina degli Stati Uniti, avvenuta, come si diceva , nel gennaio del 1949 il  Volador  venne assegnato alla Flotta del Pacifico.  il 5 febbraio arrivatò a New Orleans, (Louisiana), e l’11 febbraio procedette per la West Coast, via Galveston,( Texas) e il Canale di Panama, arrivando a San Diego, ( California), l’11 marzo. Il sommergibile  condusse operazioni locali lungo la  costa della California  tra San Diego, e San Francisco, fino a quando venne dislocato  a San Diego il 13 ottobre. In missione alle  Hawaii,  arrivò a Pearl Harbor, il 7 novembre, rientrando a San Diego il 18 novembre,  dove trascorse  il resto del 1949, così come la maggior parte l’anno successivo sulla West Coast, svolgendo di diversi esercitazioni  di addestramento.

1950

Durante tale periodo, visitò Portland,(Oregon), Vancouver, (Washington), e Pearl Harbor. Nel mese di giugno del 1950, Volador imbarco dei riservisti  a Treasure Island, (California,) recandosi per addestramento  alle Hawaii. Lungo il tragitto,  scoppiò la guerra di Corea (25/6/1950), e il sommergibile trascorse due mesi, facendo attività di formazione in acque hawaiane prima di tornare a San Diego per operare sulla West Coast fino al luglio del 1951.

Guerra di Corea ( 25/06/1950 – 27/07/1953)

Il sommergibile partì  da San Diego( California) il 21 luglio  per il Giappone , facendo scalo a Pearl Harbor, ed è arrivò a  Yokosuka il 15 agosto 1951. Il 18 agosto,uscì in mare , per un periodo di operazioni speciali. I suoi ordini erano di condurre una ricognizione  ed un pattugliamento  in incognito nella zona di Hokkaido, in Giappone, per un periodo di quattro settimane, al fine di tenere informato il Comando delle Forze Navali dell’Estremo Oriente sui movimenti del naviglio sovietico o cinese e circa le attività di volo osservabili in quella zona.

Nel corso della sua pattugliamento, il sottomarino  individuò e fotografò numerosi  contatti radar  ed ebbe un rendez -vous  con i sottomarini Ronquil e Tiru per  scambiare rapporti di pattuglia e altre informazioni preziose. Il 16 settembre, si tenne a bordo una piccola cerimonia per festeggiare la  millesima immersione . Dopo una crocera in immersione di 24 ore nello  stretto di Tsugaru,  finì  la sua missione di pattugliamento rientrando  a Yokosuka il 22 settembre.

Dal 11 al 15 novembre  il Volador partecipò a  operazioni ASW (Anti Submarine Warfare) con i Cacciatorpediniere   Hanson, George K. MacKenzie, e Taussig nella zona di Atami . Dal 16 novembre al 9 dicembre Volador partecipato alle operazioni Hunter/Killer in rotta verso Okinawa dal Giappone in compagnia di Task Group (TG) 96.7. Il sommergibile ha fece scalo a Buckner Bay (Okinawa), prima di rientrare a  Pearl Harbor.

1952

Volador tornò a San Diego, in California, nel mese di gennaio 1952 dove effettuò operazioni locali fino all’inizio dell’estate. Trascorse poi  tre mesi in Juan de Fuca  e a Puget Sound area prima di entrare nel cantiere navale Mare Island nel mese di ottobre 1952.

1953

Durante i lavori di  revisione che durarono cinque mesi ,venne installata una nuova batteria e un sistema di controllo automatico di profondità Askania . Al suo ritorno a San Diego, Volador fornì servizi alle unità ASW di superficie, aerei, e all Scuola  Sonar della Flotta partecipando all’esercitazione “Pacphibex”, con ruoli Hunter/ Killer. I battello poi diresse su  San Diego il 7 agosto 1953 quindi nuovamente  a Pearl Harbor il 15 agosto, dove si tenne un breafing  il 17 e 18 agosto a cui partecipò   il Comandante in Capo, flotta del Pacifico, e il comandante, Sottomarini, il personale del Pacifico e fece un test su un  sonar  sperimentale  in mare il 20 agosto.

Operazioni speciali, inizia la guerra fredda

Il 22 agosto 1953,  il Volador iniziò un periodo di operazioni speciali, con partenza Pearl Harbor per una  crociera di addestramento in Alaska che lo tenne in acque settentrionali fino a ottobre del 1953. La sua stazione pattugliamento era  a nord-est della baia di San Lorenzo e, il 1 ° settembre, ebbe un  appuntamento con sottomarino Blackfin al largo del promontorio  a sud-ovest, dell’isola di San Lorenzo; il giorno seguente, ha fece snorkeling per una zona al largo Brook Bank, procedendo poi per la zona dello Stretto di Bering . Volador ricevette il comando di effettuare  una  spedizione  di ricognizione e pattugliamento  fino alla notte del 27 settembre 1953, quando si incontrò con il sottomarino Caiman, che lo sostituì. Volador arrivò a Pearl Harbour il 7 ottobre 1953. Durante il suo pattugliamento,  contattò un totale di 63 navi e ha individuò e fotografò la maggior parte di loro.

1954

Tornando a San Diego (California), il Volador venne utilizzato in servizi di squadra e servizi di addestramento  fino al maggio 1954, quando entrò nel Cantiere Navale Mare Island per la revisione. I lavori vennero completati nel mese di ottobre 1954 e Volador tornò a San Diego per le operazioni di squadra. Partendo da  San Diego il 3 gennaio 1955 per il suo secondo turno di servizio nel Pacifico occidentale (WestPac), Volador diresse per Yokosuka (Giappone), via Pearl Harbor.

1955

All’arrivo a Yokosuka il 26 gennaio 1955, venne impiegato in operazioni di addestramento generiche e di ASW per una divisione di cacciatorpediniere ed  elementi del Japan Maritime Self-Defense Force fino al 1 ° marzo 1955. Venne poi sottoposto a  due settimane di manutenzione ordinaria, prima di partire per un altro periodo di operazioni speciali, il 14 marzo. Transitato stretto di Tsugaru ,  19 marzo iniziò un pattugliamento sommerso sulla corsia tra Vladivostok e lo stretto di La Perouse  che durò fino all’8 aprile. Transitò quindi nuovamente dallo stretto di Tsugaru facendo rotta di rientro su  Yokosuka dove  attraccò l’ 11 aprile 1955. Dopo il completamento di questa missione, l’equipaggio del Volador venne elogiato per le eccellenti  fotografia raccolte,  la corretta identificazione dei contatti, e la segnalazione accurata delle caratteristiche delle 33 navi che aveva incrociato.

Nuovamente in West Coast

Visitando Subic Bay, Hong Kong, e Pearl Harbor durante il viaggio,  il Volador tornò a San Diego, in California, il 1 ° luglio. 

1956 1957

Il sommergibile operato lungo la West Coast per i due anni seguenti.

Novembre 1955 a San Diego con la nave appoggio Nereus

Nel mese di agosto 1957 Volador venne dislocato nuovamente nel  Far East. Arrivò a Pearl Harbor il 3 agosto e se ne andò dopo tre giorni per una missione di pattugliamento della durata di 30 giorni  al largo di Petropavlovsk, (Kamchatka). La sua missione era quello di raccogliere informazioni di intelligence. A causa però di un’avaria al motore  nove giorni dopo l’arrivo sulla zona, dovette interrompere missione  il 25 agosto ed è arrivò a Yokosuka cinque giorni più tardi. Durante questa missione di pattugliamento  Volador  ombreggiò 21 targets ( 13 navi mercantili e otto navi da guerra).

L’8 novembre 1957 il sottomarino arrivò a Subic Bay per una manutenzione programmata . Il 17 novembre partì per Yokosuka dove arrivò  il 26 novembre.

1958

Dal 11 dicembre fino al  4 gen 1958, fu inviato per uno speciale pattugliamento   nel Mare di Okhotsk. Nel corso di questo 17 giorni di missione in incognito, nonostante gravi condizioni del ghiaccio e bufera di neve, completò la sua missione di raccolta di materiale fotografico. Tornando in Giappone, Volador approdò a Yokosuka,ripartendo il  9 gennaio per Pearl Harbor. Arrivò alle Hawaii il 19 gennaio e partì due giorni dopo per San Diego, dove arrivò il 28 gennaio 1958.

1959

Il sommergibile  rimase a San Diego fino al 3 ottobre, quando partì per Vancouver.  Qui imbarcò venti ospiti della  locale Lega Navale a Longview,( Washington), per un’uscita in mare  sbarcandoli all’arrivo a Vancouver. Il Volador venne accolto da una folla di circa  500 persone  e dalla  banda della scuola locale, nel corso di una semplice cerimonia venne donata alla nave una targa ricordo. Il sommergibile  partì  da Vancouver il 5 ottobre visitando Seattle e Port Angeles durante il mese di ottobre. Visitò poi  Victoria, (British Columbia), dal 31 ottobre al 3 novembre dove venne accolto dall’equipaggio della fregata Canadese HMCS Antigonish ( che era la nave padrone di casa), e gli ufficiali di bordo  vennero accolti a bordo della fregata  e nelle case degli ufficiali dell Antigonish.

Il sommergibile operò nelle aree di Esquimalt, Port Angeles,  Tacoma,  e Seattle,  fino al 22 novembre, quando iniziò il suo viaggio di ritorno a San Diego,( California), dove arrivò il 26 novembre.

1959

Volador operò quindi  nella zona  San Diego- San Francisco, fino al 5 maggio 1959, quando entrò nel Cantiere Navale di San Francisco a Hunters Point per la revisione.

Completata la  revisione nel mese di ottobre 1959, il sommergibile tornò a San Diego per le operazioni locali fino  fine dicembre quando fu schierato nel settore  WestPac (Pacifico occidentale) .

1960

Mentre quindi schierato, Volador partecipato a molte operazioni, tra cui l’esercitazione anfibia “Blue Star” e l’ esercitazione SEATO ( Southeast Asia Treaty Org.)  ”Sea Lion”. Al suo ritorno a San Diego, partecipò a varie operazioni locali nel corso dei successivi 20 mesi.

Colpito da un siluro MK44 ASROC

Nel 1960, la US Navy stava sviluppando il sistema antisommergibile siluro-razzo  MK44, conosciuta come ASROC ( Rocket Anti-Submarine). Come parte del programma di test, il Cacciatorpediniere King (DLG-10) e le altre navi avevano sistemi di lancio installati  a bordo , in fase sperimentale , per testare le armi.

In agosto 1960, Volador  fu assegnato al team di sperimentazione delle nuove armi come  sommergibile  ”target”,   allo scopo di testare il nuovo sistema siluro ASROC MK-44.

1961

Il 3 febbraio 1961 Con il sottomarino a quota periscopica, monitorata dal sonar del DLG  King venne lanciato  un ASROC.  Nella procedura di lancio il sonar ondò in avaria in fase di acquisizione del target proprio mentre veniva lanciato il siluro.
Il siluro MK 44 si separò dal motore a razzo nel punto di entrata in acqua quindi colpì  dopo un paio di  secondi  il Smg  sulla sovrastruttura della vela. Fortunatamente, in quella occasione il siluro lanciato era inerte !

La Marina,  in particolare il Norfolk Naval Shipyard,  utilizzo le foto scattate dal fotografo della  Flottiglia One e li utilizzò come testimonianza fotografica l’efficacia del sistema di armi ASROC!

Durante un’esercitazione viene colpito da un siluro  ASROC  MK44 inerte – circa 1961

Conversione in GUPPY III

1962
Il Volador trascorse i primi mesi del 1962 in operazioni locali nella zona di San Diego fino a quando fu utilizzato per una crociera di riservisti  dal  4 al 11 aprile.

8 marzo 1962 . i smg Volador e Salmon lanciano siluri test contro la carcassa del cacciatorpediniere Howorth, affondandolo.

Al suo ritorno, venne posto  in riserva, in attesa dei lavori di  conversione in  GUPPY III presso il  Cantiere Navale di San Francisco. Il sommergibile rischiò la perdita  totale a causa di uno spettacolare incendio scoppiato sul molo del cantiere navale, il 9 e il 10 novembre 1962. Nel settembre 1962, Volador rientrò in servizio attivo.
1963
 La conversione venne  completata nel febbraio 1963  Venne aggiunta una sezione dello scafo   di 15 piedi (5 m) vennero installati in aggiunta ad una grande quantità di nuovi  apparati elettronici, un impianto  antincendio, e  una nuova apparecchiature sonar, rendendo Volador uno dei più moderni sottomarini diesel-elettrico nella Flotta. Dopo l’attività si formazione sulle nuove apparecchiature installate, che avvenne a  Puget Sound, Volador tornò a San Diego nel mese di aprile 1963 dove partecipò ad operazioni locali.

Il Smg Volador dopo i lavori di trasformazione in Guppy III

All’epoca del Viet-Nam 

Il sommergibile partì San Diego nel settembre 1963 per essere dislocato nuovamente nel  WestPac. 

1964

Alla conclusione del periodo di assegnazione , Volador  portò a termine  un incarico speciale che gli  procurò  un encomio dal Comandante della forza Sottomarina,  flotta del Pacifico, per “una missione di grande valore per il governo degli Stati Uniti.” Dopo il ritorno a San Diego, è stata assegnata alle operazioni costiere locali .

1964 USS Volador SS490 lancia un siluro per un test, contro la carcassa dell’USS Sea Devil, affondandolo

1965

Alla fine del 1964, Volador venne utilizzato per effettuare un test di valutazione su un nuovo tipo di siluro che venne lanciato contro la carcassa del ex USS Sea Devil che venne affondato , facendo del Volador  l’unico sommergibile della  Marina a rivendicare due  affondamenti in tempo di pace . Il  Comandante della forza Sottomarina,  flotta del Pacifico, ha assegnato la “E” per le prestazioni complessive e…” per essere stato giudicato il sommergibile eccezionale nel Submarine Squadron 5 nelle competizioni intra-flotta , per l’anno 1965.”

Smg Volador Dicembre 1965

1966

Volador ripreso ad operare il 3 Gennaio 1966, dopo un breve periodo di vacanza di routine a San Diego a fianco della nave appoggio sommergibili  Nereus. La maggior parte del mese di gennaio venne  spesa  per lo svolgimento di studi di precisione sui sistemi d’ arma ai Dabob Bay e Carr Inlet strutture della zona di Puget Sound. Volador tornò a San Diego il 3 febbraio e iniziò  una settimana di corso di aggiornamento dal 10 febbraio. In seguito, passò un periodo di manutenzione di tre settimane, durante il quale venne sottoposta con successo un’ispezione amministrativa e di armi collaudo nucleare. Il 7 marzo 1966  il sommergibile lascia il porto per  ad  una settimana di  prove  durante la quale vengono condotte rilevazioni sonore  per studiare il problema dei rumori causati dalle eliche . Dal 4 aprile per  quattro giorni entra in cantiere (il cantiere navale della baia di San Francisco), dove vengono installati i nuovi propulsori. Il resto del mese di aprile e il periodo fino al 11 maggio vengono trascorsi nella zona di San Diego per lo  lo svolgimento di vari test e la preparazione per la prossima dislocazione nel  WestPac.

il sommergibile Volador in una foto del novembre 1965

Il sommergibile partì  da San Diego il 12 maggio e, dopo una sosta di quattro giorni a Pearl Harbor, si unì al comando operativo della Settima Flotta  il 3 giugno e arrivò a Yokosuka, Giappone, il 6 Giugno, 1966.

A seguito di un periodo di mantenimento di otto giorni per alcune riparazioni, Volador partì da Yokosuka il 14 giugno per fornire servizi ASW a navi e aeromobili del Giappone Maritime Self-Defense Force. Per tutta l’estate,  continuò a condurre esercitazioni e fornire servizi tra i quali, il più significativo, lo scambio reciproco di ufficiali. Il sommergibile operò nelle zone di Yokosuka e Iwakuni (Giappone) e Buckner Bay (Okinawa).

Volador restò in  di manutenzione a Yokosuka  dal 15 al 23 settembre. Partì per Hong Kong il 26 settembre, dopo di che si fermò a Kaohsiung e Midway Island e arrivò a Pearl Harbor il 6 novembre. Due giorni dopo  partì per San Diego, arrivando al suo porto, il 19 novembre.Trascorse il resto del 1966 in ferie e in stato di manutenzione.  Il 1 ° luglio 1966 Volador venne insignito del premio “Squadrone 5″ per la lotta antincendio e l’eccellenza delle armi.

1967

Ballast Point Nest 1967: Volador (SS-490), Redfish (SS-395), Salmon (SS-573) & Rock (SS-274).

Le operazioni ripresero il 15 gennaio, 1967, dopo un periodo di vacanza di routine nella Base Sommergibili di Ballast Point,San Diego. La prima metà del 1967 venne trascorsa partecipando a varie esercitazioni, in fase di manutenzione e per riparazioni,  qualificazioni  NBC, sul  controllo del materiale, e un’ispezione prontezza operativa.

Volador quindi  partì  da San Diego il 24 luglio in rotta verso Auckland, in Nuova Zelanda. Fece una sosta di due giorni a Pago Pago ( Samoa americane) e arrivò a Auckland il 15 agosto. Il sommergibile  partecipò a LONGEX 67, poi partì per Subic Bay e vi giunse il 10 settembre per cinque giorni di manutenzione e di  riparazioni.  Partecipò quindi all’esercitazione “rete Gillnet”, visitò Buckner Bay (Okinawa), e arrivò a Yokosuka il 26 settembre. Il resto dell’anno venne  speso conducendo diverse operazioni di Yokosuka.

1968 L’incidente della USS Pueblo

Il 1 ° gennaio 1968 Volador era in viaggio alla volta di  Hong Kong per una visita al porto. Arrivò di nuovo a Yokosuka (Giappone), il 24 gennaio dove apprese che la sua dislocazione al West Pac  era stata indefinitamente estesa a causa della  mobilitazione  in risposta alla  cattura , avvenuta il 23 gennaio, da parte dei nordcoreani della  ”nave da ricerca ambientale” Pueblo . Volador partì il 31 gennaio  per una missione,rientrando 31 giorni dopo.

Fino a qui lo scarno resoconto ufficiale, Il racconto di questa missione continua attraverso il racconto di James Bamford tratto dal suo libro ” L’orecchio di Dio. Anatomia e storia della National Security Agency“.Pag. 260

…“ Nel gennaio del 1968, il pilota della Cia Frank Murray aveva già compiuto molte missioni di sorvolo nel Vietnam del Nord. Dopo la cattura della Pueblo gli era stato quindi ordinato di effettuare il primo sorvolo della Corea del Nord con un A-12. Già il giorno precedente era stato fatto un tentativo, ma un’avaria dell’aereo lo aveva costretto ad annullare la missione poco dopo il decollo. Riprendendo il piano di volo del giorno prima, Murray effettuò un rifornimento in volo sopra il Mar del Giappone e poi puntò l’afflato muso di titanio del suo aereo verso le coste nordcoreane.

“ il mio primo passaggio cominciò nei pressi di Vladivostok” raccontò poi. “Quindi con la mia telecamera accesa scesi verso la costa orientale della Carea del Nord, dove pensavamo si trovasse l’imbarcazione. Mentre mi stavo avvicinando a Wonsan vidi la sagoma della Pueblo apparire sul mio schermo. La baia era completamente ricoperta dal ghiaccio tranne che in prossimità dell’entrata ed era lì che stava la nave, ferma a destra del corridoio di ingresso principale. Raggiunsi quindi il confine con la Corea del Sud, virai di 180 gradi e tornai sopra la Corea del Nord. Feci quattro passaggi, fotografando l’intero territorio nordcoreano dalla zona smilitarizzata al confine dello Yalu. Per quanto ne so, non fui mai individuato durante quel volo” ( in realtà, i rapporti Sigint della NSA indicarono che i radar cinesi avevano rilevato la presenza dell’A-12 e avevano comunicato queste informazioni alla Corea del Nord. I coreani, però, non presero alcuna iniziativa, senza dubbio a causa della velocità dell’aereo, superiore a Mach 3, e della sua quota da terra , pari a 24.400 metri)

Le immagini prese da Murray furono immediatamente portate alla base aerea di Yokota in Giappone, dove gli analisti scoprirono che la Corea del Nord non stava affatto radunando le sue forze in preparazione di ulteriori attacchi.

Poco dopo la missione del 26 gennaio effettuata dall’A-12, un altro gruppo di spie si prestò a salpare alla volta delle acque nordcoreane. Avrebbero seguito una via del tutto diversa: una rotta sottomarina. Il capo sottufficiale della Marina Harry O. Rakfeldt , un ufficiale crittografico di carriera, e altri tre tecnici Sigint di stanza a Kamiseya ricevettero l’ordine di salire a bordo dell’USS Volador, un sottomarino d’attacco a propulsione diesel in quei giorni ormeggiato a Yokosuka. “ la nostra missione era di comunicare al capitano tutte le informazioni speciali ottenute a Kamiseya” disse Rakfeldt, “ e tutte le informazioni che saremmo riusciti a ottenere durante il viaggio”. Il sottomarino faceva parte delle unità che la Marina aveva trasferito in zona durante i primi giorni successivi all’attacco, per avere a disposizione un certo numero di sommergibili allo scopo di localizzare le unità subacquee sovietiche in caso di guerra contro la Corea del Nord.

Il 31 gennaio, la potente sirena del Volador risuonò per due volte, il portellone fu chiuso ermeticamente e il sottomarino scivolò sotto le onde a quota periscopica. Navigando verso nord, il Volador penetrò silenziosamente all’interno dell’affollato stretto di Tsugaru che separava la grande isola di Honshu dall’Isola di Hokkaido, la parte settentrionale del Giappone, per poi entrare nel Mar del Giappone il giorno dopo. “ ci infilammo di nascosto nel Mar del Giappone”, disse Rankfeldt, “ e quella fu la prima sfida. C’è una forte corrente che dal Mar del Giappone si dirige verso l’Oceano Pacificoe nello stretto c’è sempre un denso traffico di superficie”.

L’area operativa del Volador era uno specchio d’acqua grande 28.000 chilometri quadrati nel bel mezzo del Mar del Giappone. Per un po’ sembrò che la missione fosse una semplice sortita di routine. Il suo obiettivo principale era localizzare i sottomarini sovietici prima che il sommergibile americano fosse localizzato a sua volta. Ogni notte il Volador saliva a quota periscopica e innalzava i suoi tubi di ventilazione, simili a tanti comignoli, sopra la superficie del mare. Quella sera, però, il sottomarino scoprì di non essere solo.

Seduto davanti ad uno schermo circolare verde fosforescente, l’addetto sonar teneva d’occhio le profondità marine proprio come un navigatore di un aereo ispezionerebbe il cielo. Gradualmente , cominciò a sentire in cuffia alcuni impulsi, captati dal sonar passivo del Volador.  Era un sottomarino sovietico appena risalito in superficie. Nonostante il buio fitto, il capitano del Volador decise di avvicinarsi quanto bastava per poter leggere il numero dello scafo e identificare il sottomarino. Spinse sempre più avanti il Volador, puntando silenziosamente proprio contro l’unità russa , e posizionandosi al suo fianco. “Dannazione, sta virando verso di noi”, urlò il capitano quando i russi entrarono improvvisamente in rotta di collisione. “ Immersione!”. Il portellone della sala comando fu subito chiuso, isolando Rakfeldt. E gli altri ufficiali dal resto dell’unità. Evitarono lo scontro passando sotto al sottomarino russo. “ C’era mancato un  pelo” , disse Rakfeldt. “ riuscimmo a cavarcela senza che ci individuassero”.

Più tardi, quando il Volador stava ventilando i suoi ambienti, i ruoli si invertirono. “ Fummo localizzati da un sottomarino sovietico”, disse Rakfeldt. Ancora una volta l’addetto al sonar udì il caratteristico impulso metallico emesso dall’unità russa. Il capitano eseguì alcune manovre allo scopo di stabilire se il Volador fosse stato effettivamente rilevato. “ Ci fu confermato che il sottomarino ci stava inseguendo”, disse Rakfeldt.”Ebbe così inizio una sorta di gioco a nascondino” Per rimanere quanto più silenziosi e invisibili possibile, tutte le attività proseguirono a ritmo ridotto e gli snorkel furono fatti rientrare nello scafo. “Ci vollero molte ore ma funzionò, fino a quando non scoprimmo che il sottomarino russo si era fermato per ventilare a sua volta”, raccontò Rakfeldt. “ A quel punto diventammo noi i cacciatori e mantenemmo di nascosto il contatto per un certo periodo, prima che si allontanasse dalla nostra area operativa”.

Ma a quel punto sorse un nuovo problema. Dopo un lungo periodo in cui non era stato attivato, uno dei motori diesel si rifiutò di partire perché il carburante si era raffreddato troppo. Alla fine, dopo molte ore di lavoro, il capo della sala macchine costruì un sistema di alimentazione provvisorio che collegava i flussi di carburante dei due motori. “Non era certo una soluzione elegante”, disse Rakfeldt. “ Le condutture provvisorie erano sospese sopra le nostre teste”. Facendo circolare il carburante freddo all’interno del motore funzionante, si riuscì a riscaldarlo quanto bastava per far ripartire il motore che si era fermato, e l’equipaggio tornò a Yokosuka senza ulteriori incidenti.”….

Il racconto della missione operativa di intelligence, ci offre una testimonianza di prima mano sulle attività che vennero poste in atto negli anni della ” Guerra fredda” di cui il caso della Pueblo fu un’ icona.

Il Volador, al termine di questa missione,  lasciò il Giappone e, rientrando a San Diego  fece una sosta di due giorni a Pearl Harbor prima di arrivare a alla base  il 29 marzo. Il periodo fino al 26 giugno venne trascorso in  manutenzione post-missione e in operazioni locali. Il 27 giugno, Volador partì per una revisione regolare che tenne  nel cantiere navale di San Francisco a Hunters Point dove gli venne  installato un sistema di controllo di lancio Mk 48. Vennero quindi condotti test di post revisione  nell’area operativa di  San Francisco  il 20 e il 22 dicembre, e il sommergibile finì l’anno al Cantiere Navale di San Francisco, Vallejo.

1969

Nel corso di gennaio e febbraio del 1969, Volador tenne prove sonore e con le armi  nella zona di Puget Sound. I  due mesisuccessivi furono  spesi in manutenzione e formazione prima di dirigersi verso il Pacifico nord-ovest per un test di sistema di garanzia della qualità del siluro  Astor  Mk 48. Finite le prove, mentre era rotta verso acque di casa,  fece una sosta   a Monterey, (California), il 20 maggio e 21 maggio per effettuare le crociere di familiarizzazione per gli studenti della Naval Postgraduate School, membri della locale  Lega Navale.  Questa attività ebbe un grande successo e ha ricevuto ampia diffusione attraverso i media  della stampa locale. Il sommergibile quindi  ritornò a San Diego  iniziando un periodo di mantenimento e di workup post missione. Volador ripartì da  San Diego il 28 luglio 1969  per Yokosuka via Pearl Harbor. Durante le vacanze di Natale, Volador fece scalo a  Bangkok,( Thailandia), visitando le attrattive esotiche del popolo Thai e fornendo una settimana di servizi alla Royal Thai Navy. Lasciando Bangkok il 26 dicembre, la nave si diresse verso Hong Kong ed era in viaggio alla fine dell’anno.

1970

Volador  dopo aver lasciato Hong Kong  stazionò per due settimane di operazioni e la riposo  a Yokosuka, Giappone, prima di tornare a San Diego, in California,  dove giunse il 12 febbraio 1970. Il mese successivo ebbe un periodo di manutenzione e di riposo per l’equipaggio. I successivi tre mesi vennero utilizzati per esercitazioni ed attività di riqualificazione dell’equipaggio in vista del trasferimento Interfleet alla East Coast.Volador partito di San Diego il 7 agosto per transito verso la East Coast tramite il Canale di Panama.  Arrivò al suo nuovo Porto di riferimento  di Charleston, (South Carolina), dove trascorse il resto del 1970.

Mar Mediterraneo
1971

Durante i primi mesi del 1971, Volador affrontò un periodo di  esercitazioni e manutenzioni, in preparazione per la successiva dislocazione in Mediterraneo. Il 19 aprile, arrivò a Rota, in Spagna, e partecipò  il 23 aprile all’esercitazione “Dawn Patrol 71″ con diverse  unità NATO .

Il 12maggio, Volador visitò Pireo,  Augusta Bay, Sicilia, Palma de Maillorca, ,Villefranche, Gibilterra, Napoli e Malaga,  e tornò a Rota il 19 luglio . Volador partì per Charleston, Carolina del Sud, il 21 luglio dopo aver trascorso tre mesi nel Mar Mediterraneo.  Il 1 ° agosto, lungo la rotta di rientro venne inviata  a fornire assistenza alla petroliera Liberiana  M / T Lacon,  che era in fiamme.

Volador arrivato a Charleston il 5 agosto iniziando un periodo di congedo e di manutenzione fino al 20 settembre, quando entrò nel Cantiere Navale di Charleston, per dei lavori.

Trasferimento alla Marina Militare Italiana

Il 18 agosto 1972 Volador venne radiato dai registri e  trasferito alla Marina Militare Italiana Italia.

Volador e Pickerel vennero   trasferiti alla Marina Militare Italiana,contemporaneamente. Alcune fonti civili non sono d’accordo su quale di loro sia diventato Primo Longobardo (S-501), e chi divenne Gianfranco Gazzana Priaroggia (S-502). Il Dipartimento della Marina degli Stati Uniti ’s Naval Historical Center sostiene che Pickerel divenne Primo Longobordo e Volador diventato Gianfranco Gazzana Priaroggia.

Non ci sono notizie dettagliate reperibili  in rete sull’attività del sommergibile in Italia dal 1974 alla data del disarmo (31.05.1981).

Segnaliamo un video girato con il super 8 dal 2° capo elettricista Italo Poso, girato nel 1973 con il sommergibile in rotta per Palma de Maillorca:  https://youtu.be/8g0_2YXdf5s

 

Se qualcuno dei lettori è stato imbarcato sul sommergibile e può fornire piccoli aneddoti sull’operatività datandoli, è invitato a contribuire a completare la storia del Sommergibile.

Smg Gazzana Priaroggia, emersione rapida nel corso di un’esercitazione di squadra anni ’70. Acquerello cm 24×36 n. di catalogo 282/2

Fonti e bibliografia:

Wikipedia alla voce Uss Volador: la traduzione automatica è stata migliorata ed adattata dall’autore.

James Bamford “ L’orecchio di Dio. Anatomia e storia della National Security Agency“.op.citata

 

I miei acquerelli:

Smg Gazzana Priaroggia – seconda metà degli anni ’70- acquerello cm 24×36.
Disponibile per la vendita – n. di catalogo 282

Smg Gazzana Priaroggia – posto di manovra – Acquerello cm 24×36 – collezione privata. n. di catalogo 282/1

smg. Gazzana Priaroggia – emersione rapida- Acquerello cm 24×36 . n. di catalogo 282/2

USS Volador ss 490 – lancio di un siluro – Primi anni ’60 – Acquerello cm 24X36 n. di catalogo 282/3

I seguenti  acquerelli sono in vendita:

n. di catalogo 282         € 100,00

n. di catalogo 282/2     €  100,00

n. di catalogo 282/3     € 100,00

Se sei interessato all’acquisto manda una mail di prenotazione all’indirizzo sandroferuglio50@gmail.com

1 Comment

  1. Giuseppino Sanna

    Sono stato imbarcato sul battello 1973-1973. Sul pavimento del locale mensa , vi era una targa di ottone con la scritta USS Volador. Non vi sono dubbi su quale fosse il sommergibile americano.

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