La Battaglia di Trafalgar
Pubblicato da alessandro il 9 feb 2023 in Blog-Genesi, La grande epopea della vela | 1 commento

La Battaglia di Trafalgar in una stampa d’epoca
La mattina del 21 ottobre 1805 al largo di Capo Trafalgar la flotta Inglese comandata da Nelson avvisto’ le navi della flotta Franco-spagnola. Mentre le due flotte si avvicinavano lentamente ( c’era un leggero vento e onda lunga) Nelson tenne una riunione con i comandanti delle sue navi a bordo della Victory. Spiego’ come intendeva condurre l’attacco. Normalmente gli scontri avvenivano con le due flotte disposte in linea di fila che prendevano contatto sparando con una delle due fiancate, per poi serrare le distanze con gli abbordaggi. Nelson pero’ era in svantaggio numerico (lui aveva ai suoi ordini 27 navi di linea mentre la flotta Franco-Spagnola comandata da Villeneuve era di 33 vascelli) quindi decise di rompere lo schieramento avversario affrontando il nemico con le navi disposte su due colonne perpendicolari allo schieramento francese.questo il “Nelson tuch”. Il colpo di genio del grande ammiraglio.Finita la riunione Nelson fece inalberare il famoso messaggio “L’Inghilterra si aspetta che ogni uomo faccia il suo dovere” 
La colonna più’ a nord era condotta dalla Victory seguita dal vascello Temeraire.
Verso le 12 le navi inglesi avanzando lentamente a causa dello scarso vento arrivarono alla distanza di tiro . Mentre le navi della flotta Franco spagnola sparavano sulla nave inglese, la Victory lentamente avanzava verso di loro. Questa manovra duro’ circa 40 minuti . Per tutto questo tempo la Victory subì’ il cannoneggiamento da parte della SS Trinitad, della Bucentaure (ammiraglia di Villeneuve) e della Redoutable. Per circa 40 lunghissimi minuti 130 bocche da fuoco di vario calibro tempestarono la Victor riducendo le sue vele a brandelli e abbattendo l’alberetto di mezzana.
Nelson conducendo la sua nave all’attacco fece inalberare il segnale: “impegnate il nemico da vicino”
Il dipinto descrive questa fase dello scontro
VICTORY BREAKS THE ENEMY LINE (Victory taglia la linea del nemico)
Solamente quando il Victory riuscì a insinuarsi rea il Redoutable , passando a poppa del Bucentaure, Nelson diede ordine di aprire il fuoco. i cannoni caricati a doppia carica e le terribili carronate, spararono tutte insieme dalla bordata sinistra del Victory. Una carronata caricata con una palla da 68 libbre (più di 30 kg)e un barilotto da 500 pallottole colpì direttamente uno dei finestroni sulla poppa del Bucentaure, provocando un disastro.
Appena il Victory ebbe superato l’ammiraglia francese, Hardy (il comandante del Victory) diede ordine di accostare a sinistra per lanciare una seconda bordata sull’ammiraglia francese

La prima bordata del Victory sfonda la poppa del Bucentaure
L’ammiraglia francese dopo questo trattamento era in serie difficoltà: la prima bordata del Victory aveva investito i ponti d’infilata causando numerosi morti e feriti, inoltre i ponti erano ingombri di cannoni che erano stati gettati di traverso e vari portelli erano ostruiti da macerie.
L’ATTACCO DI “REDOUTABLE”
In aiuto dell’ammiraglia venne il Redoutable una nave da 74 cannoni comandata dal Capitano Lucas, un uomo basso di statura ma con un grande coraggio. Lukas aveva allenato molto bene il suo equipaggio, quindi con grinta e senza indugio attaccò il Victory, tentando di lanciare i grappini d’arrembaggio. Ma le murate dl Victory erano troppo alte e l’abbordaggio non riuscì. Ma per i fanti di marina francesi posizionati sulle coffe questo era un vantaggio: tra la coffa di mezzana del Redoutable e la coperta del ponte del Victory c’era una distanza che non superava i 15 metri. Gli uomini di Redoutable furono ripagati dalle lunghe ore di addestramento scaricando una tal pioggia di proiettili sul ponte di Victory da costringere i marinai inglesi a cercare riparo. Sul cassero erano rimaste solo poche figure . I tiratori scelti potevano distinguere tra gli altri due uomini: uno alto e corpulento e l’altro più basso e smilzo presso la mutata di sinistra. Quandoi due si voltarono i cecchini notarono una manica vuota appuntata alla giacca sulla quale risplendevano numerose medaglie. Ogni marinaio francese conosceva l’identità di quel piccolo uomo senza un braccio . Dalla coffa del Redoutable partì il colpo fatale.

Redoutable attacca Victory, dalla coffa parte il colpo fatale- Acquerello di Sandro Feruglio pittore di Marina
NELSON FERITO MORTALMENTE
Il proiettile entrò dalla spalla e frantumo’ la spina dorsale, Nelson fu portato nell’infermeria da combattimento sul ponte più basso del Victory, dove il Dr. Beatty ( il medico di bordo) capì subito che la ferita di Nelson era mortale.
Hardy che era venuto ad informarsi sulle condizioni di Nelson risalì di corsa in coperta, ora il comando era passato a lui.

Nelson Morente ( dipinto di A.W. Devis)
Era appena risalito quando udì il suono della tromba proveniente da Redoutable seguito dal grido ” A’ l’abordage!” il pennone di maestra del Redoutable era crollato in coperta e gli assalitori volevano usarlo come passerella e alcuni marinai francesi brandendo moschetti , sciabole e picche, tentavano di eseguire l’ordine ma i fanti di marina di Victory concentrarono il tiro su di loro e li respinsero.
In un breve momento di euforia il Capitano Lucas aveva creduto che il fuoco di fucileria dei suoi uomini potesse avere la meglio sugli inglesi. Raccontò: ” lanciammo oltre 200 granate sul l Victory e i suoi ponti errano ricoperti di morti e feriti ” sembrava proprio che i suoi uomini stessero per aprire la strada all’arrembaggio quando il tre ponti “Temeraire ” giunse in aiuto del Victory.
TEMERAIRE TOGLIE VICTORY DA UNA BRUTTA SITUAZIONE
Mentre tutti gli uomini di Redoutable erano tesi a tentare l’abbordaggio di Victory , il Temeraire sparò una bordata con tutti i 49 cannoni del suo lato di sinistra sul lato dritto sguarnito della nave francese, provocando una strage ; disse il capitano Lucas che ” più di 200 nostri bravi ragazzi vennero uccisi o feriti, e’ impossibile descrivere la strage provocata da quella bordata mortale”.
Ormai la mischia era totale.Mentre il Temeraire dava man forte al Victory, il francese Fougueux, benché duramente colpito dal Royal Sovereign ( ammiraglia della linea di fila più a sud), ma ancora in grado di combattere, aprì il fuoco su Temeraire.
a questo punto c’era un lotta corpo a corpo che coinvolgeva Victory, Redoutable, Temeraire e Fougueux che bordo contro bordo si cannoneggiavano mentre Victory sul suo lato sinistro continuava a sparare su Bucentaure e SS.Trinitad

Il terribile corpo a corpo finale- Sandro Feruglio Pittore di marina
LA VITTORIA DELLA BATTAGLIA E LA MORTE DI NELSON
Alle 16 Hardy scese in infermeria per comunicare a Nelson che avevano riportato una strepitosa vittoria e 14 o 15 navi nemiche erano state catturate. Nelson rispose con un filo di voce: “molto bene, anche se avevo sperato che fossero 20…. salutiamoci Hardi…” Il comandante si inginocchiò baciandolo sulla guancia. “ora sono soddisfatto…grazie a Dio ho compiuto il mio dovere” sospirò Nelson poi dopo aver raccomandato lady Hamilton e la figlia Horatia, spirò.
Gli scontri continuarono con atti di valore e coraggio da entrabi i contendenti fino a sera, ma la battaglia ormai era vinta.
Le perdite subite dagli inglesi furono 458 uomini morti e 1208 feriti.
i franco spagnoli lamentarono 4022 morti e 2483 feriti e circa 8000 prigionieri e 21 navi catturate
tra i prigionieri c’era anche l’ammiraglio francese Villeneuve, l’ammiraglio spagnolo Gravina, ferito durante la battaglia, morì qualche giorno dopo.
Sul finire dello scontro il tempo si mise al peggioramento e durante la notte scoppiò un uragano. La tempesta durò quasi una settimana affondando molte navi che erano ridotte in precarie condizioni dopo lo scontro e uccidendo molti feriti che giacevano inermi sui ponti. Il Redoutable, pieno di falle era a rimorchio dello Swiftsure che lo aveva catturato , affondò il giorno dopo la battaglia con molti feriti che erano ancora a bordo. Per giorni e giorni la costa che si estende per 15 km a nord di Trafalgar fu coperta di relitti e corpi dei morti .
Questa epica battaglia fu l’ultimo grande scontro tra io vascelli di linea. L’epoca delle battaglie tra maestose squadre di navi era finita. Gia’ la guerra tra Inglesi e Americani del 1812 fu combattuta con degli scontri tra fregate. Pochi anni dopo Trafalgar la Royal Navv costruiva una nave con propulsione a pale della potenza di 80 cavalli. L’epopea della vela stava volgendo al termine.


MOLTO BENE!