Allo scoppio delle ostilità tra Francia e Germania (3/8/2014), vi era una divisone navale tedesca composta dall’incrociatore da battaglia Goeben e dall’incrociatore leggero Breslau nel mediterraneo.
Le due navi tedesche si trovavano a nord della Sicilia, procedendo con rotta ovest .L’ammiraglio Wilhem Souchon comandante della squadra navale tedesca si dirigeva in Algeria, volendo bombardare le basi navali francesi di Bona e Philippeville essendo a conoscenza che la guerra sarebbe stata dichiarata la sera stessa. L’ammiraglio francese De Lapeyrère era preoccupato in quanto mancava di notizie precise circa il “Goeben” e il “Breslau” e aveva necessità di proteggere i convogli di truppe dirette in Nord Africa.Nel frattempo la squadra navale inglese nel mediterraneo agli ordini dell’amm.Milne ricevette l’ordine di ricercare le due navi tedesche. Così l’amm.Milne fece approntare, agli ordini del contrammiraglio Troubridge gli incrociatori da battaglia “Indomitable”e “Indefatigable”, tre incrociatori corazzati , l’incrociatore leggero “Gloucester” e 8 cacciatorpediniere. La sera del 3 agosto 1914 una parte della flotta inglese navigava nel canale di Sicilia, verso ovest al fine di sbarrare lo stretto di Gibilterra nel caso in cui le due navi tedesche avessero tentato l’uscita dal Mediterraneo per ricongiungersi alla flotta germanica del Mare del Nord, altre navi si dirigevano verso l’Adriatico .
I bombardamenti di Bona e Philippeville iniziarono alle prime ore del 4 agosto. “Breslau” e “Goeben” spararono rispettivamente 60 e 43 colpi dalle massime distanze, senza ottenere grossi risultati. Avendo ricevuto nella notte ordini da Berlino di dirigere su Costantinopoli, Souchon, fece fare alle sue navi rotta verso Messina, incrociando la squadra inglese.
Ma se da un lato l’amm. de Lapeyrére, subito informato del bombardamento, prudentemente era tornato indietro per prevenire ulteriori azioni contro i porti nord-africani, la squadra tedesca nel viaggio di ritorno incrociò verso le 9,30, all’altezza di Bona, i 2 incrociatori inglesi da battaglia che, per tutto il giorno precedente, l’avevano seguita nel Mediterraneo occidentale.
L’ultimatum inglese alla Germania spirava alla mezzanotte fra il 4 eil 5 agosto, pertanto le due nazioni non erano ancora formalmente in guerra, benché essa apparisse ormai inevitabile; pertanto l’Indomitable e l’Indefatigable si limitarono a seguire le due navi tedesche, con l’intento di mantenersi a tiro fino a mezzanotte e, poi, aprire il fuoco. Ebbe così inizio una drammatica gara di velocità fra le due squadre, che durò tutto il giorno e cui si aggiunse l’incrociatore leggero Dublin. Tuttavia il Goeben, al prezzo della morte di quattro fuochisti per il calore spaventoso dei forni, insieme al Breslau riuscì dapprima a staccare i due incrociatori da battaglia, poi, verso le 21, a lasciare indietro anche il Dublin, che finì per sparire fuori di vista.
Le due navi tedesche arrivarono a Messina il 5 agosto per rifornirsi di carbone, ma intanto l’Italia aveva proclamato la propria neutralità e quindi intimò di lasciare il porto in 24 ore. Mentre erano in corso le trattative con le autorità italiane, tutti gli uomini dell’equipaggio caricavano carbone da alcune navi mercantili germaniche che si trovavano in porto, Ne imbarcarono un quantitativo insufficiente per arrivare a Costantinopoli ma gli equipaggi erano esausti. Le navi tedesche salparono da Messina la sera del 6 agosto facendo rotta verso est, seguiti dall’incrociatore inglese “Gloucester” che mantiene il contatto.
Il cerchio si stringe intorno alle navi tedesche, gli austriaci ritengono che sia venuto il momento di soccorrere in qualche modo gli alleati.
Escono pertanto da Pola tre navi da battaglia del tipo ” Viribus Unitis” e tre vecchie corazzate del tipo ” Radetzky”, scortate da una ventina di siluranti facendo rotta verso il Canale d’Otranto: dirigevano in soccorso delle navi tedesche sebbene, in quel giorno, l’Austria non avesse ancora dichiarato guerra alla Gran Bretagna.
Dopo essersi tenuto all’interno delle acque territoriali Italiane come se avesse l’intenzione di entrare nell’Adriatico Souchon, intorno alle 23 improvvisamente mise la prua su Capo Matapan. Il “Gloucester” lo segnala alla squadra di Troubridge ( 4 incrociatori corazzati e 8 cacciatorpediniere) che si trovava al largo di Cefalonia, con rotta verso l’adriatico. Troubridge dirige le sue navi verso sud per intercettare i tedeschi, mentre da Malta sta convergendo sulla zona l’incrociatore leggero Dublin con 2 cacciatorpediniere. Il contatto tra
Al Dublin viene comandato di effettuare un attacco col siluro , il contatto con le navi tedesche avvenne nel buio della notte. Le vedette della Breslau avvistano gli attaccanti e nel buio, riesconoa sfuggire all’attacco senza essere scoperte. Il gruppo di Troubridge avrebbe stabilito il contatto verso le ore 6 del 7 agosto, ma in considerazione della netta superiorità dei calibri del “Goeben” ( 10 cannoni da 280/50) rispetto ai suoi incrociatori armati con pezzi da 233 mm, il contrammiraglio diede ordine di desistere dall’inseguimento, incrociando in zona con la speranza di ricevere rinforzi dal gruppo di Milne. Il “Gloucester” intanto continuava a seguire le navi germaniche. Souchon per togliersi di dosso questo fastidioso segugio, ordinò al “Breslau” di allontanarlo. Dopo un breve scambio di colpi tra i due incrociatori, un successivo ordine di Milne impose al ” Gloucester” di interrompere il contatto.
Intanto la flotta austroungarica era arrivata all’altezza di Sebenico,dove ricevette un radiomessaggio che non occorreva più nessuna assistenza in quanto Souchon si era liberato dagli inglesi.
Le navi Germaniche dopo aver carbonato nei pressi dell’isola di Denusa diressero verso i Dardanelli dove arrivarono il 10 agosto. Vennero ricevute da una scorta d’onore, che le guidò all’interno del Mar di Marmara. Per ovviare ai limiti dello status di nazione neutrale dell’Impero Ottomano, la Germania trasferì le due navi alla Marina Ottomana il 16 agosto. Il 23 settembre, Souchon accettò il comando della Marina Ottomana. La “Goeben” fu ribattezzata “Sultano Yavuz Selim” e la Breslau, “Midilli”; i loro equipaggi tedeschi indossarono uniformi ottomane ed il fez.
La Turchia scenderà in campo a fianco degli imperi centrali il 5 novembre 1914.
Il contrammiraglio Troubridge che aveva avvistato le navi germaniche all’alba del 7 agosto e non le aveva attaccate, un mese dopo verrà sottoposto alla corte marziale ,che lo scagionò.
Karl Doentitz servi sul Breslau come allievo ufficiale.
Bibbliografia:
Storia della Marina di Giorgio Giorgerini
Navi e Marinai di Silvio Bertoldi
1914 la guerra nel Mediterraneo e nel Mar Nero di Francesco Lamendola
Wikipedia
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