America's Cup 1881 – "Mischief" defeats "Atalanta"

America's Cup 1881 – "Mischief" defeats "Atalanta"

In questi giorni ho ultimato di dipingere questo quadro. Mi propongo, in questo spazio, di raccontare la sua storia e aggiungere elementi per comprendere meglio la storia che racconta.

Circa 2 anni fa, nell’ottobre del 2010, ho eseguito una serie di 3 acquerelli sulla Coppa America.

Uno dei miei progetti di lavoro, iniziato tanti anni fa, sull’onda della partecipazione Italiana all’Ameica’s Cup, prima con Azzurra (1983) e poi con il Moro di Venezia (sfidante della Coppa nel 1992), Mascalzone Latino e Luna Rossa (sfidante della coppa nel 1999) è quello di raccontare con i miei dipinti le regate della Coppa, un lavoro documentato nell’apposita sezione del mio sito.

Questo Acquerello ( cm 35 x 50) porta il numero di catalogo 083 è stato dipinto circa due anni fa (8/10/2010) dopo aver consultato fonti iconografiche dell’epoca e la storia della coppa con la descrizione delle regate ed il posizionamento del campo di regata.

Nell’acquerello sono già presenti tutti gli elementi che caratterizzano anche il dipinto:

  1. In primo piano lo Yacht “Mischief”, difensore della Coppa per il New York Yacht Club.
  2. Più indietro, distaccato, lo sfidante “Atalanta” che alzava il guidone del Club sfidante, il canadese Bay of Quintie Y.C.
  3. L’andatura in poppa delle due imbarcazioni che mette in evidenza la grande superficie velica.
  4. Vicino alle barche e sulla destra del quadro i battelli che portavano sul campo di regata gli spettatori dell’evento
  5. Una piccola barca con propulsione a vapore.
  6. Una boa.

Un pò di storia

Dopo la vittoria delle Coppa delle 100 Ghinee da parte di “America”, avvenuta nel 1851, su una flotta di 14 barche inglesi, la Coppa venne donata, poco prima della morte da Jhon Cox Stevens armatore di America e Commodoro del New York Yacht Club, al NYYC con regolare atto di donazione: il “Deed of Gift” del 8/7/1857, nel quale vi erano stabiliti alcuni obblighi cui il Club doveva attenersi. Tra questi, quello di mettere in palio la Coppa fra circoli nautici con regate internazionali.

Il club americano dunque spedì inviti a molti prestigiosi circoli nautici, ma la situazione politica che sfociò nella terribile guerra civile americana (1861 – 1865) fece si che soltanto nel 1870 un club inglese, il Royal Thames Yacht Club, lanciasse il guanto della sfida per riportare in patria il trofeo che molti già chiamavano “la Coppa di America”.

Alla prima sfida del 1870, ne seguì una seconda nel 1871 , sempre da parte di James Ashbury per conto del RTYC.

Entrambe le sfide inglesi non riuscirono a strappare la coppa agli americani. La seconda sfida si concluse tra le polemiche e Ashbury, tornato in Inghilterra, scatenò la stampa accusando gli americani di antisportività. Il risultato di queste polemiche fu un graduale disinteressamento dei Club inglesi nell’impegnarsi a riportare in Gran Bretagna la Coppa.

Dopo gli inglesi ci provarono i canadesile sfide del 1876 e del 1881.

Alexandr Cuthbert del Royal Canadian Yacht Club si impegnò a fondo per portare una imbarcazione alla regata di Coppa, peraltro le risorse finanziarie erano piuttosto limitate come pure lo erano le capacità costruttive della cantieristica canadese. Il risultato fu che lo sfidante mise in mare un’imbarcazione non all’altezza di quella del club newyorkese.

Lo sfidante del 1876 Countess of Dufferin, perse la sfida con un secco 2 a zero.

La sfida fu però importante perchè vennero introdotte per lo svolgimento delle regate alcune novità.

Una riguardava il “defender” che poteva schierare in campo una sola imbarcazione per la regata, un’altra riguardava la partenza che, contrariamente a quanto veniva fatto precedentemente, con le barche all’ancora sulla linea di partenza, ora avveniva con le barche che dovevano tagliare il nastro di partenza in movimento, dopo un conto alla rovescia.

La sfida del 1881

Nonostante la prima pesante sconfitta, Cuthbert, questa volta per conto del Bay of Quinte Yacht Club, si ripresentò nel 1881, cinque anni dopo, con un’imbarcazione da lui progettata e costruita appositamente per questa competizione: “Atalanta”. La barca fu trasferita a New York via il canale Eire. Per rispondere a questa nuova sfida il NYYC si rivolse a David Kirby, il costruttore di “Madeleine” che aveva difeso con successo la coppa cinque anni prima. Questi disegnò il nuovo sloop “Pocahontas”.

Tra le lepri (cioè le barche scelte dagli americani per testare la nuova barca) c’era anche “Mischief” che si rivelò superiore a Pochaontas, tanto da essere scelto per difendere la coppa.

“Mischief” costruito in ferro, era una barca di 2o,20 metri, con una notevole larghezza di quasi 6 metri, era di proprietà di un inglese che era membro del NYYC.

La prima della serie di tre regate, si svolse il 9 novembre 1881, con un vento teso e a raffiche; le barche gareggiarono senza controranda. “Mischief” era in testa già dalla partenza e concluse la gara in testa con un vantaggio di 20 minuti.

La seconda gara (quella rappresentata dal mio quadro), si svolse il giorno dopo con un vento forte da Nord West, su un percorso lungo 30 miglia a bastone. La partenza subisce più di un’ora di ritardo per causa dell’equipaggio di “Atalanta” che non è pronto, su una linea formata tra la barca comitato e la nave-faro Sandy Hook. ”Mischief” parte per prima con un distacco di 30 secondi da “Atalanta”. Le due barche percorrono il lato di bolina che li porta verso Long Beach in un avvincente testa-testa, fino a quando un tangone spezzato causa una perdita di velocità e di tempo ad “Atalanta”. Alla boa, il vantaggio di “Mischief” era di 2 minuti e 15 secondi. Sul lato al lasco “Mischief” consolida il suo vantaggio mentre il vento inizia ad essere burrascoso. “Mischief” taglia il traguardo con un vantaggio di 38 minuti sul suo avversario, che completa il suo percorso tra venti burrascosi, dopo il tramonto.

Questa quindi la descrizione dalle cronache del tempo, della gara.

Il racconto del quadro

Il quadro descrive le prime fase del lato al lasco, quando entrambe le barche hanno doppiato la skate-boat (la nave-boa, sullo sfondo dove hanno effettuato la virata). Il cielo ventoso di novembre, inizia a perdere luce verso nord a causa dell’approssimarsi della sera.

Il vento teso da Nord West spinge le barche in un’andatura veloce che alza notevoli spruzzi di schiuma e piccole onde bianche. Nonostante il vento teso, le onde non sono molto alte perché il braccio di mare dove si svolge la competizione è ridossato dal vento, infatti sullo sfondo si vede l’isola di Long Island.

Sul lato sinistro del dipinto c’è una barca a vapore della marina degli Stati Uniti che segue da vicino la regata

Si sta avvicinando ad una boa che segna il percorso verso l’imboccatura della Upper New York Bay facendo alzare in volo un gabbiano che vi era appollaiato sopra.

Sul lato destro del quadro, a rispettosa distanza un battello a ruote di quelli usati all’epoca per gli spostamenti all’interno della baia di N.Y e altre piccole barche e rimorchiatori, seguono, con a bordo un pubblico pagante, l’esito della gara.

Il quadro, che porta il numero di catalogo 144, è dipinto ad olio le sue dimensioni sono cm 70 x 100

Il quadro è in vendita.

Possono essere richieste informazioni via mail o per telefono.

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