VISITA DI UNA MOSTRA VIRTUALE -mostra presso il Circolo Ufficiali di La Spezia dal 24 ottobre al 3 Novembre 2013

 

QUADRO N.1

OLIO SU TAVOLA Cm 78 X 51

titolo : Al largo

MARE, ONDE, SCHIUMA…CORRENTI, VENTI, NUBI, TEMPESTE… CALME DI VENTO…
IN QUESTO SCENARIO TEATRALE DANZANO BARCHE AFFUSOLATE CON VELE CANDIDE O PICCOLE NAVI CON SCAFI ARRUGGINITI DALLA SALSEDINE CHE AFFRONTANO ONDE TEMPESTOSE, PESANTI BARCHE DI LEGNO CONDOTTE DA UOMINI D’0ACCIAIO, AFFRONTANO CON CORAGGIO LE INSIDIE DEL LAVORO SUL MARE…

 

Quadro n. 2

Titolo: Nave Scuola Giorgio CINI 

Dimensioni cm. 46×61

Costruita nel 1896 , con il nome di Belem ,da un cantiere della Loira per conto di una società di Nantes, armata a nave con controvelacci e vele di belvedere, fu utilizzata inizialmente sulle rotte atlantiche per il commercio del cacao dal Brasile.
Intorno al 1900 fu ceduta ad una società che curava i collegamenti ed il trasporto dei deportati verso le colonie francesi d’oltre oceano.
Dopo una lunga attività in atlantico, con trentatré traversate, nel 1914 fu venduta al Duca di Westminster, che la trasformò in Yacht con armamento di schooner a 4 alberi.
Nel 1921 , A.E. Guinness , industriale della birra la acquistò ribattezzandola “Fantome II”.
Allo scoppio della II Guerra Mondiale la nave si trovava a Settle, venne portata sul Lago Union dove rimase fino alla fine della Guerra.
Alla Fine degli anni ’40 venne posta in disarmo all’Isola di Wight.
Nel 1952 fu acquistata dalla Fondazione Cini che la trasformò in nave-goletta e con il nome di ” Giorgio Cini” venne utilizzata come nave scuola.
Nel 1965 fu radiata dal servizio.
Nel 1966 io frequentai l’Istituto Scilla per le attività marinare, troppo tardi per coronare il mio sogno di poter fare una crociera su quella nave.
Ormeggiata nella darsena dell’isola di San Giorgio Maggiore, fu per me una presenza significativa per i due anni che trascorsi a Venezia in quella scuola.

Quadro n. 3

Titolo: BELEM A RAZ DE SEIN

DIMENSIONI Cm 36 x 51

Nel corso di un recente viaggio in Bretagna, mentre mi trovavo a Point du Raz ho visto in lontananza il “ Belem”che usciva da Brest con rotta verso Sud…
Si chiama Raz de Sein lo stretto braccio di mare navigabile (con tempo buono e venti da terra) tra il faro “ la Vieille “ situato sulla point du Raz e l’isola di Sein 

Quadro n. 4

Titolo: Belem a Chaussée de Sein

“Belem” al largo di Chaussèe de Sein
Il faro “ AR MEN” ( in bretone “ la roccia o la pietra”) è definito “l’inferno degli inferni” con i suoi 37 metri di altezza sorge su uno scoglio isolato in mare aperto all’estremità degli scogli che si estendono a ovest dell’isola di Sein ( chiamati chausèe de Sein) nel mare d’Iroise, teatro, in passato di diverse tragedie del mare. La sua costruzione durò 14 anni a causa delle difficoltà create da fortissime correnti e violente mareggiate.
Belem (2)
Nel 1965 fu radiata dal servizio attivo e messa in disarmo.
Nel 1972 venne riarmata e fu ancora cambiato l’armamento velico in brigantino a palo.
Il 27 gennaio 1979 ritornò in Francia, riacquistata dalle Casse di Risparmio francesi che le ridiedero il nome originale di Belem portandola in cantiere a Brest per i lavori.
La “Fondazione Belem”, creata nel 1980, decise di farne una nave scuola aperta a tutti.
Nel 1983, alla fine dei lavori di restauro, fu rimessa al servizio attivo come nave scuola, ultimo grande veliero della marina francese.

 

Quadro n. 5

Titolo. Rifornimento laterale USS WALKER

Acquerello cm 30 x 40

USS Walker DD 517 si rifornisce da una portaerei non identificata classe Essex ( da una fotografia databile al 1965). L’unità venne venne costruita nei cantieri Bath Iron Works nel Maine. Lo scafo venne impostato il 31 agosto 1942, e la nave varata il 31 gennaio 1943 con il nome Walker. Consegnata alla US Navy il 3 aprile 1943, fu destinata ad operare nell’Atlantico dove svolse sia missioni di scorta che esercitazioni nei Caraibi, in preparazione ai compiti che l’avrebbero attesa nel Pacifico. In questo periodo si distinse nel salvataggio dell’equipaggio di un U-Boot tedesco affondato, e scortò il Segretario di Stato Cordell Hull da San Juan di Porto Rico a Casablanca, da dove questi avrebbe proseguito per Mosca, per partecipare alla terza conferenza interalleata.
Alla fine del 1943 il Walker venne destinato all’area del Pacifico dove operò fino al termine del conflitto, partecipando, tra le tante missioni svolte, alla battaglia di Okinawa in appoggio alle forze da sbarco. Al termine del conflitto, nel quale venne decorato di sei Battle Stars, tornato negli Stati Uniti, venne posto in riserva il 31 maggio 1946, per poi tornare in servizio alla fine del 1950 per partecipare alla guerra di Corea, nel corso della quale venne decorato di altre due Battle Stars. Terminata la guerra di Corea venne destinato a Pearl Harbor alle Hawaii dove rimase di base fino al 1963.
Entrato in cantiere per alcuni lavori allo scafo all’inizio del 1964, e terminati il 30 aprile dello stesso anno, partecipò poi al film prodotto da Frank Sinatra La tua pelle o la mia, ambientato sull’isola di Kauai, proseguendo nella sua carriera cinematografica nel 1965 con la partecipazione al film di Otto Preminger Prima vittoria, che racconta una storia che ha come sfondo l’attacco di Pearl Harbor. Al film prese parte anche un battello della Classe Balao, il sommergibile USS Capitaine (SS-336) che l’anno successivo, ribattezzato Cappellini, sarebbe entrato a far parte della Marina Militare.
Dopo questa parentesi cinematografica, venne destinato sempre nel 1965 ad operare nelle acque vietnamite. La partecipazione alla guerra del Vietnam fece guadagnare all’unità altre tre Battle Stars. Nel 1969 venne ceduto alla Marina Militare Italiana dove prese il nome di Nave Fante D 561

 

Quadro n. 6

USS PRICHETT  DD 561

Acquerello Cm. 35 X50

Uss Prichett DD561- dal 1970 Nave Geniere D555 .
Il cacciatorpediniere Geniere costituì nella Marina Militare con le unità gemelle Fante e Lanciere la Classe Fante. Si trattava tre unità ex USA, acquistati dall’Italia nel 1969-’70, dopo che nella US Navy avevano fatto parte della Classe Fletcher, navi costruite durante la seconda guerra mondiale in ben centosettantacinque esemplari e che dopo aver preso parte al secondo conflitto mondiale nel dopoguerra furono in servizio in numerose marine, in qualche caso persino per circa 50 anni tanto che ancora nel 1990 nella Marina Greca vi erano ben sei esemplari in servizio, tre in quella brasiliana e altre in quella di Taiwan, mentre un esemplare il cacciatorpediniere BAM Cuitlahuac ex USS John Rodgers (DD-574) trasferito alla marina messicana nel 1968 solo nel 2002 è andato in disarmo.
Il Geniere ex USS Prichett (DD-561) venne costruito nei cantieri Tacoma di Seattle nello Stato di Washington, impostato il 20 luglio 1942, varato il 31 luglio 1943 e consegnato alla US Navy il 15 gennaio 1944 venne destinato ad operare nel Pacifico dove operò fino al termine del conflitto partecipando tra le tante missioni svolte alla conquista di Iwo Jima ed Okinawa in appoggio alle forze da sbarco. Al termine del conflitto, nel quale venne decorato di otto Battle Stars, tornato negli Stati Uniti, venne posto in riserva il 14 marzo 1946, per poi tornare in servizio alla fine il 17 agosto 1951 per partecipare alla guerra di Corea, nel corso della quale venne decorato di altre due Battle Stars ed al termine della quale tornò negli USA per essere impiegato prima nel Mediterraneo, dal 7 gennaio 1954 fino al successivo 8 marzo e quindi dopo aver svolto un periodo di esercitazioni ai Caraibi venire destinato a partire dal 5 gennaio 1955 nuovamente nell’area del Pacifico.
Inviato nel Golfo del Tonchino dal 30 agosto al 31 ottobre 1964, dopo un breve ritorno alla base di San Diego in California, ritorno nelle acque vietnamite in supporto alle forze statunitensi che operavano nel conflitto vietnamita.
Rientrato a San Diego il 28 maggio 1968 venne utilizzato per l’addestramento di cannonieri ed ecogoniometristi, fino alla radiazione avvenuta il 10 gennaio 1970.
Dopo essere stata dismessa dalla US Navy, l’unità a partire dal 17 gennaio 1970 venne trasferita all’Italia e ribattezzata Geniere ebbe la matricola D 555, prestando servizio fino al 1975 quando venne radiata ed avviata alla demolizione.
In

 

Quadro n. 7

Titolo: Geniere ad Hammamet

Olio su tavola cm 20 X 40

Nave “ Geniere” D 555 ( ex USS Prichett ) fu varata nel 1943. Era una nave che apparteneva alla classe Fletcher una riuscita serie di cacciatorpediniere impiegati principalmente nei teatri del pacifico. La nave, infatti, sotto bandiera Statunitense, operò a Pearl Harbour, Okinawa quindi nella guerra di Corea. Nel 1970 fu ceduta alla Marina Militare Italiana.
Io imbarcai sulla nave nel settembre del 1972, con il grado di aspirante guardiamarina, come ufficiale di rotta.
Nell’aprile del 1973, durante una missione di sorveglianza, la nave intercetta una formazione navale sovietica alla fonda nel Golfo di Hammamet, composta dalla portaelicotteri Moskva, alcuni cacciatorpediniere e navi ausiliarie

 

Quadro n. 8

Titolo: Ombreggiando una formazione navale sovietica

Olio su tela c. 30 x 50

Nave “Geniere” rischia la collisione con un classe Kinda, ombreggiando una formazione navale sovietica ad ovest della Corsica, nel golfo del Leone, La notte sul 10/4/1973 con mare agitato.

 

Quadro n. 8

Titolo: Ex voto da Domenico Gavarrone ” Gran Duca Leopoldo”

Acquerello cm. 35 x 50

Ispirato ad un quadro di Domenico Gavarrone che si trova nel santuario di N.S. di Montallegro a Rapallo.
Confrontando le carte nautiche, la posizione citata sul quadro si trova a sud est del Madagascar, in pieno oceano Indiano, all’altezza del Capo di Buona Speranza, nei ” quaranta ruggenti”, fascia di latitudine compresa tra i 40 e i 50 gradi Sud, caratterizzata da venti fortissimi e mare tempestoso.
Negli anni ’80 mi avvicino alla pittura dei “britratti di noavi” rivisitando gli ex voto dell’ottocento.

 

Quadro n. 9

Titolo: “S.Y. ALTAIR ” W. Fife

Olio su tela cm. 35 x 50

Nei primi anni ’80, in Sardegna ho l’opportunità di uscire in mare su alcune barche d’epoca ( Agneta, Cerida, Alzavola).
Mi avvicino al mondo delle barche d’epoca e partecipo ad alcuni raduni di Imperia, dove posso ammirare le più belle barche in circolazione.
Questo quadro è del 1992 e verrà esposto nella mia prima mostra personale che si tiene nello stand dei “ Venturieri” durante il VII° Raduno Barche D’Epoca che si tiene ad Imperia nel settembre dello stesso anno.

 

Quadro n. 10

Titolo: Ammainando il fiocco asimetrico

Olio su tela cm 35 x 50

In anni recenti ho partecipato a tre edizioni del Trofeo Bailli de Suffren a bordo di ” Vistona” un cutter aurico del 1937.
Sulla sera di venerdi 3 luglio, il vento aumenta, doppiando il faro dell’Isola di Ponza, ammainiamo il grande fiocco asimetrico.

Quadro n.11

Titolo: ” … ma misi me per l’alto mare aperto..”

Acquerello c. 30 X 40

Questo frammento inciso nel boma di ” Vistona” è tratto dal canto XXVI dell’Inferno, dove Dante incontra Ulisse .

 

Quadro n. 12

Titolo del quadro: Coppa America 1881: Mischief (dedfender USA) batte Atalanta ( challanger Can)

Olio su tela cm 70 x 100

La prima della serie di tre regate, si svolse il 9 novembre 1881, con un vento teso e a raffiche; le barche gareggiarono senza controranda. “Mischief” era in testa già dalla partenza e concluse la gara in testa con un vantaggio di 20 minuti.
La seconda gara (quella rappresentata dal mio quadro), si svolse il giorno dopo con un vento forte da Nord West, su un percorso lungo 30 miglia a bastone. La partenza subisce più di un’ora di ritardo per causa dell’equipaggio di “Atalanta” che non è pronto, su una linea formata tra la barca comitato e la nave-faro Sandy Hook. ”Mischief” parte per prima con un distacco di 30 secondi da “Atalanta”. Le due barche percorrono il lato di bolina che li porta verso Long Beach in un avvincente testa-testa, fino a quando un tangone spezzato causa una perdita di velocità e di tempo ad “Atalanta”. Alla boa, il vantaggio di “Mischief” era di 2 minuti e 15 secondi. Sul lato al lasco “Mischief” consolida il suo vantaggio mentre il vento inizia ad essere burrascoso. “Mischief” taglia il traguardo con un vantaggio di 38 minuti sul suo avversario, che completa il suo percorso tra venti burrascosi, dopo il tramonto.

 

QUADRO N. 13

TITOLO: NAVE VESPUCCI

Acrilico su tela cm. 50 x 70

Motto: “ non quel che comincia ma quel che persevera”
Il mio incontro con nave Vespucci risale al 1986, durante il mio richiamo in Marina . Il dipinto è del 2012, tratto da un acquerello dipinto nel 2011 , quando si celebra i 150 anni dell’unità d’Italia e gli 80 anni della nave.

 

QUADRO N. 14

Titolo del quadro:  Palinuro e Vespucci

Acquerello cm.35 X 50

Il Palinuro è una “Nave Goletta” o ” barquentine”. Il termine indica che la nave è dotata (armata) di tre alberi leggermente inclinati verso poppa che, partendo da prora, prendono il nome di trinchetto, maestra e mezzana. A essi si aggiunge l’albero di bompresso che sporge dall’estremità prodiera. Il trinchetto è armato con vele quadre, quelli di maestra, mezzana e il bompresso sono armati con vele di taglio (rande, controrande, fiocchi, stralli). La Nave ha un dislocamento di circa 1341 tonnellate, è lunga 59 metri (68 metri fuori tutto) ed ha una larghezza massima di 10 metri.
La superficie velica complessiva è di circa 1.000 mq., distribuiti su quindici vele. L’altezza degli alberi sul livello del mare è di 35 metri per il trinchetto, 34,5 metri per la maestra e di 30 metri per l’albero di mezzana.
Lo scafo, così come gli alberi, è in acciaio chiodato ed è costituito da un unico ponte (detto di coperta) di sotto al quale sono ubicati i locali di vita, le segreterie, i depositi, la cambusa, le celle frigorifere e la sala macchine. Sopra il ponte di coperta ci sono le strutture del castello prodiero e il cassero poppiero sul quale, a poppa estrema, è collocata la Plancia di Comando. All’interno del cassero sono ubicati gli alloggi e i locali di vita degli Ufficiali e dei Sottufficiali, la cucina e il forno. Altri locali di vita si trovano all’interno del castello di prora.
L’equipaggio del Palinuro si compone di ottantatré militari ed è integrato durante l’attività operativa quando imbarca un nucleo di supporto di altri trenta militari
Dal 1955 ad oggi Nave Palinuro ha toccato la maggior parte dei porti del Mediterraneo e del Nord Europa percorrendo, complessivamente, più di 263 mila miglia nautiche. La sua unicità le ha permesso di prendere parte ai più prestigiosi raduni di imbarcazioni e navi d’epoca e alle regate delle “Tall Ships” (così denominate per la loro caratteristica altezza degli alberi). Tra queste le più famose sono la “Cutty Sark”, l’”Amsterdam sail” ed il raduno delle vele d’epoca di Imperia.

 

Quadro n. 15

Titolo : incontro sui grandi banchi

Acquerello cm 46 x 61

In una ricostruzione di fantasia, viene proposto l’incontro sui banchi di Terranova tra “Commandant Louis Richard” ( ora nave scuola Palinuro) nave francese allora adibita alla pesca e al trasporto del merluzzo e una tipica goletta americana, per la pesca sui grandi banche la “ Rhodora “ che, costruita nel 1910, operò fino al 1953

 

Quadro n. 16

Titolo: Commandant Louis Richard, nave per la pesca sui banchi di Terranova

acquerello cm. 35 x 50

La sua storia inizia nel lontano 1934, quando fu varata con il nome di Commandant Louis Richard , per conto dell’armatore Joseph Briand di Saint-Servan. Dallo stesso cantiere viene varata una nave gemella che viene chiamata ” Lieutenant Renè Guillon” che sarà l’ultima nave a vela francese a pescare sui grandi banchi chiudendo la sua attività di pesca nel 1948.In quegli anni (1928) vengono varate nuove norme per dare impulso alla pesca sui banchi di Terranova che a causa della prima guerra mondiale aveva visto assottigliarsi la flottiglia delle navi. Infatti quelle motore erano state tutte requisite dallo stato per scopi bellici e quelle a vela utilizzate per il cabotaggio o perdute per il siluramento dei sommergibili. Prende quindi il via la ricostruzione della flotta peschereccia e vengono varati nuovi regolamenti per la pesca del merluzzo nel 1936.L’armatore originale cede le navi appena ultimate . Le due navi vennero quindi utilizzate dalla società che le aveva acquisite ” Societè de peche Molouines” de Saint Malo, per la pesca al merluzzo bianco ,con i ” dories“, sui banchi di Terranova.1940-1947- Alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, la flotta francese per la pesca del merluzzo bianco era una delle più moderne d’Europa. Tuttavia, durante l’occupazione tedesca della Francia nel 1940, la maggior parte delle navi da pesca vennero requisite dalla Marina che li armò e utilizzò come imbarcazioni di servizio . Alla fine della guerra, gli armatori francesi si trovarono privi di quasi del 60% del tonnellaggio di prima della guerra.
1948 I tempi stanno cambiando, la pesca sui grandi banchi, la concorrenza e la necessità di contenere i costi, impongono nuovi tipi di pescherecci, si abbandonano le navi a vela. “Comm. Louis Richard” viene venduta alla soc.di navigazione Bonin, il suo nome viene cambiato in “Jean Marc Aline”e viene utilizzata per campagne di pesca nell’oceano indiano. Anche per la gemella ”Lieutenant Renè Guillon” il 1948 sarà l’anno dell’ultima campagna di pesca .Mentre “L.R.Guillon” viene ceduta ad una società asiatica e disalberata, “C.L.Richard” non trovando un impiego proficuo nella nuova compagnia, viene valutata dalla Marine Nationale per essere trasformata in nave scuola, ma il progetto viene accantonato e la nave viene messa in vendita.
1950 Al termine del secondo conflitto mondiale la Marina Militare Italiana a seguito della perdita della nave scuola Cristoforo Colombo (gemella dell’Amerigo Vespucci), che dovette essere consegnato alla ex URSS quale risarcimento dei danni di guerra, si interrogò sulla necessità di continuare ad addestrare i propri equipaggi sulle grandi navi a vela. La ” C.L.Richard” venne quindi valutata e acquistata dalla Marina Militare Italiana . Sottoposta a una serie di grandi lavori di adattamento a nave scuola nei Cantieri di Castellamare di Stabia e all’Arsenale di La Spezia, l’unità entrò in servizio 16 luglio del 1955 portando a poppa il nome di “Palinuro”; nome che si tramanda da oltre 100 anni nella Marina Militare Italiana essendo stato dato nel tempo ad altre quattro unità.

 

Quadro n. 17

TITOLO: Nave Portaerei leggera  ” GARIBALDI”  STOVL/CVS (551)

Acquerello cm. 35 x 50

Esercitazione Majestic Eagle – Atlantico centrale – 12/7/2004

 

Quadro n. 18

Titolo: Nave portaerei ” Cavour” CVH (550)

Acquerello cm. 35 X 50

Nave Portaerei “ Cavour” CVH 550
Impostata nel 2001 da Fincantieri, completata nel 2008, Consegnata alla Marina Militare nel 2009.
Martedi 9 dicembre 2011 Nave Cavour ha effettuato la prima uscita in mare nel ruolo esclusivo di portaerei per consentire l’addestramento di piloti del gruppo aereo imbarcato. Durante l’attività addestrativa, sette velivoli Harrier AV 8B hanno operato intensamente dal ponte di volo dell’unità.

 

Quadro n. 19

Titolo: Emersione all’alba ( smg. Scirè)

Olio su tavola cm 40 x 50

Smg “ SCIRE’” S 527
“Consegnato il 19 febbraio 2007, il Sommergibile SCIRE’ è dotato delle più moderne apparecchiature, tra le quali l’innovativo sistema di propulsione a celle combustibile, che sfrutta la reazione chimica dell’ossigeno e dell’idrogeno per la produzione di energia elettrica sfruttabile per la propulsione dell’Unità.
L’Unità ha un equipaggio di sole 27 persone, altamente specializzate ed esperte, grazie all’innovazione apportata dai più moderni apparati che permettono uno spinto livello di automazione.
I battelli classe U212a nascono dalla cooperazione nel campo tecnico-industriale tra la Marina Italiana e la Marina Tedesca e dall’esigenza di dotarsi di piattaforme subacquee altamente competitive nel quadro dei sommergibili convenzionali d’attacco.”
(Fonte MMI)

 

Quadro n. 20

Titolo: il Smg Scirè all’ormeggio ( S527)

Olio su tavola cm. 20 x 50

Base di Taranto Comforsub
S527 Classe Todaro – U212A
• Dislocamento in superficie: 1.450 T
• Dislocamento in immersione: 1.830 T
• Lunghezza f.t.: 56 m
• Diametro max f.o.: 7,00 m
• Immersione media: 6 m
• Apparato motore:
• nr.1 Gruppo Diesel-generatore MTU / Piller (3,12 MW)
• nr.1 mot. elettrico a magneti permanenti SIEMENS (2,85 MW)
• sistema A.I.P. con Fuel Cells da 8 + 1 moduli (306 kW)
• Batteria di Accumulatori
• Velocità in superficie: 12 nodi
• Velocità in immersione: 20 nodi
• Armamento: nr. 6 tubi lancia-siluri da 533 mm, siluri Whitehead A184 mod.3
• Equipaggio: 23 + 4 uomini
(Fonte MMI)

 

Quadro n. 21

Titolo :Nave ” IMPAVIDO ” D 570

Olio su cartone telato cm 30 x 40

Eponima della classe, Nave Impavido della Marina Militare, costruita in base ai programmi navali 1956-57, fu impostata nel cantiere di Riva Trigoso il 10 giugno 1958, varata il 25 maggio 1962 e completata il 21 novembre 1963 . Le due unità della classe ( l’altra nave era l’Intrepido D571) furono le prime unità missilistiche progettate e costruite in Italia.

 

La visita virtuale della mostra è finita ma… i quadri sono più belli dal vero…

Sede della mostra:

Circolo Ufficiali Marina Militare  - La Spezia – Viale Italia n. 2 La Spezia.

dal 24 ottobre al 3 Novembre 2013.

 

5 Comments

  1. Roberto

    BELLISSIMI, SONO COME FOTO, COMPLIMENTI, PECCATO CHE LA MOSTRA SIA A LA SPEZIA E NO NELLE VICINANZE DI TRIESTE.
    SALUTI

  2. Salvatore Puglisi

    meravigliosi – complimenti

  3. Cristina Bottiglia

    Sandro sei veramente un artista a tutto tondo. Chi ti conosce lo sa. Mi spiace che la mostra sia a La Spezia, l’ avrei vista molto volentieri.
    un abbraccio

  4. sergio.laganà

    caro Alessandro desidererei regalarti una possibile didascalia per il tuo quadro “AL LARGO”:
    “L’infinità dell’oceano non si vede,la si sente, la si avverte, la si indovina, e l’impressione che se ne ricava è ancora più profonda.”
    ( da Jules Michelet “Il Mare” )

  5. Enzo Bertelli

    Ero alla ricerca di qualche ricordo della campagna addestrativa di Nave San Giorgio del 1968 per le mie memorie e mi sono imbattuto in questo sito di meravigliose immagini pittoriche di navi militari e sommergibili che ha fatto reimmergere ricordi indimenticabili dei numerosi anni della mia vita trascorsi sul mare. Congratulazioni per l’iniziativa.

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